TF - Paolo Santarelli: "Forza Daniel, batti il mio record! Mi rivedo in Dionisi. Il 'Benito Stirpe' merita la A"
Lo storico ex-bomber canarino Paolo Santarelli ha parlato in esclusiva a TuttoFrosinone.com riguardo il suo passato in giallazzurro, sia da giocatore che da allenatore, esternando anche la propria opinione sul Frosinone di Longo.
Lei è il miglior marcatore della storia del Frosinone con 73 reti: una bella emozione...
"Altroché! È bello avere dei record, perché i tifosi si ricorderanno per sempre di te. Nel mio caso vengo ricordato dalla tifoseria non soltanto per il record ma anche per il fatto che, indipendentemente dal numero di gol messi a segno, ho sempre dato il massimo per questa maglia e l'ho difesa con onore".
Daniel Ciofani però la "insegue" in classifica generale, a quota 65 gol...
"Come giocatore mi piace, credo sia molto bravo. L'ha sempre messa dentro, da vero bomber. In area di rigore non ci sono paragoni: è tra i migliori della categoria in Serie B".
Se raggiungesse il record?
"Penso che i record siano fatti proprio per essere raggiunti, mi auguro che Ciofani mi superi e lo spero per il bene del Frosinone. Con Daniel ci ho parlato un po' di tempo fa, lo conosco ed è un bravo ragazzo. Se arriverà a 74 reti sarò felice per lui, se non ci arriverà sarò felice per me (ride, ndr). L'aspetto che ci tengo a precisare è che come rapporto gol/presenze io ho fatto molto meglio di lui".
Tralasciando il discorso del record, tra i tanti gol messi a segno in giallazzurro quale ricorda con maggior piacere?
"Sicuramente tutti quelli contro il Latina, nel derby. Vale doppio segnare in una sfida del genere: senti il calore del pubblico, percepisci l'affetto dei tifosi, lo stadio intero ti acclama e grida il tuo nome... Emozioni indelebili".
Nella sua carriera ha avuto anche tanti compagni di reparto...
"Io ero un giocatore tipo Dionisi: più seconda punta che centravanti, sgusciavo palla al piede e sfruttavo gli spazi che mi aprivano le prime punte. Ho giocato insieme a Cremaschi e Brunello, entrambi alti e prestanti fisicamente: loro mi facevano da sponda, io scattavo e la mettevo in porta".
Quale ricordo conserva della promozione in C2?
"Quello fu un campionato stupendo: non abbiamo mai perso e abbiamo sempre fatto la spola tra prima e seconda posizione in classifica. Una soddisfazione enorme per noi".
La stagione dopo guidò il Frosinone a suon di gol...
"Quando vinci un campionato e scali di una categoria è sempre complicato: riuscimmo a giocare abbastanza bene, io feci valere la mia esperienza perché avevo già giocato tra i professionisti".
Facciamo un tuffo nel passato più recente: tempo fa è entrato nello staff delle giovanili del Frosinone...
"Ho allenato gli Esordienti per diversi anni, insieme a me c'era il mio amico Farinelli che si occupava degli Allievi Nazionali. Conservo un bel ricordo di quell'esperienza; i ragazzi adesso sono diventati grandi e con loro ho un ottimo legame".
Il suo rapporto con Maurizio Stirpe?
"A dir la verità sono venuto poche volte a contatto con lui, in quanto ero allenatore soltanto delle giovanili. C'era un altro dirigente che coordinava le nostre attività e dal punto professionale ho parlato molto poco con il Presidente".
Quanto è rimasto legato alla tifoseria?
"Moltissimo. Oggi sono amico di molti sostenitori del Frosinone, che quando giocavo erano ragazzini e nutrivano una passione immane per i colori giallazzurri".
Adesso è capitano delle Vecchie Glorie...
"Esatto, nonché amministratore. Sono io che organizzo le partite, programmo le trasferte e coordino i miei compagni. Siamo reduci da una vittoria in amichevole contro i pari età del Napoli".
Cosa ne pensa riguardo il nuovo stadio?
"Ho sottoscritto un abbonamento, vado a tutte le partite. Non sembra davvero di stare a Frosinone: per chi è abituato al 'Matusa', sembra veramente di assistere a un incontro di Premier League".
Il 'Benito Stirpe' merita la ribalta luccicante della Serie A?
"È chiaro. Sono fiducioso".
Una sua opinione sul Frosinone di Longo?
"Con Marino ci si divertiva di più. Quest'anno c'è meno ritmo e si assiste a un minor numero di palle-gol. Vorrei poter vedere qualche allenamento dal vivo per giudicare l'operato del tecnico, ma trovo sempre tutto blindato. Chiaramente Longo è un grande allenatore ma se dovessi giudicare la sua parentesi ciociara, per ora non potrei dire nulla perché non si è fatto conoscere abbastanza".