Riccardo Marchizza a Bordocampo: "Chiedo a tutti i tifosi di starci vicino. Ho tanta voglia di andare a festeggiare con loro la nostra prima vittoria in casa"
Ospite della trasmissione "Bordocampo", andata in onda ieri sera su Teleuniverso, il difensore e capitano del Frosinone Calcio Riccardo Marchizza ha commentato così il momento che stanno vivendo i giallazzurri di mister Leandro Greco. Queste le sue parole:
Riccardo, innanzitutto come stai, pensi di essere a disposizione per la partita di domenica contro il Cesena?
"Sto bene, grazie. Diciamo che ho preso una botta al polpaccio ad inizio secondo tempo nella partita di domenica scorsa contro la Cremonese. Ho avuto fastidio per tutti i secondi 45 minuti di gioco, però penso sia tutto apposto. Abbiamo avuto anche un consulto con i medici e sembrerebbe essere stato questo il problema. Nulla di preoccupante".
Che momento è questo e come lo state vivendo?
"E' chiaro che quando si è ultimi in classifica, quali lo siamo noi attualmente, capire quali siano i fattori che hanno portato a questa situazione è un pò la domanda che adesso si fanno tutti: addetti ai lavori, noi come squadra, la società ed i tifosi. E' altresì evidente che quello che stiamo vivendo è un momento brutto. Puntualmente, ogni settimana, stiamo perdendo dei giocatori di spessore, importanti per noi sia nello spogliatoio che in campo per infortuni vari. Questa non deve essere una giustificazione per noi. Allo stesso tempo però, chi sta fuori dal campo da parecchio, si sta avvicinando al rientro. Questo aspetto potrà essere per noi soltanto un aspetto positivo. Chi è disponibile ora, dovrà spingere e spingere forte sull'acceleratore fino a quando non rientreranno tutti a disposizione. Con la rosa al completo, questa squadra è una formazione forte. Purtroppo non abbiamo mai avuto i nostri giocatori più importanti. Ed è normale dunque, che il rendimento venga un pò a calare sotto alcuni punti di vista".
Dopo il cambio di allenatore da Vivarini a Greco, cosa ha portato il nuovo allenatore a questo gruppo?
"Il cambio allenatore, di per sè, è una cosa sempre difficile da 'digerire'. Quando un mister viene esonerato, è chiaro che non può essere lui l'unico responsabile di quello che accade e se le cose vanno male. Non potendo sostituire 30 giocatori, è chiaro che a pagarla è la figura del tecnico. Mister Greco ha portato nello spogliatoio sicuramente fame e voglia di lavorare. Abbiamo intrapreso un nuovo percorso anche sull'aspetto mentale. Greco ha preso in mano la squadra in un momento in cui avevamo 3 o quattro sconfitte di fila. Ora è vero che non abbiamo ancora mai raggiunto la vittoria, però credo che sotto l'aspetto agonistico le prestazioni siano arrivate. E' un mister che ha 38 anni e dunque è molto più vicino a noi come età e a livello di rapporti. Sotto questo aspetto abbiamo quindi instaurato un grande feeling con lui".
A livello tattico, come ti vedresti a volte nel ruolo di mezzala per provare a dare un pochino più di qualità, visto che sei un calciatore che ha piede e sai calciare molto bene anche le palle inattive, e dato che questo centrocampo attuale sta forse attraversando un momento un pò di appannamento. potrebbe essere secondo te questa una soluzione possibile, te la sentiresti te di ricoprire questo ruolo?
"Io quando iniziai a giocare da Professionista, cominciai a farlo nel ruolo di centrocampista. Poi arretrai dietro in difesa. Mio nonno, il padre di mio papà, che adesso purtroppo non c'è più, mi chiedeva sempre come mai non giocassi a centrocampo perchè secondo lui avrei dovuto giocare lì. Quando arrivai in Serie A e giocavo terzino, anche mio papà mi diceva la stessa cosa. Nel ruolo di terzino, io ho avuto allenatori che comunque mi chiedevano di fare un pò il terzino 'anomalo': Di Francesco mi chiedeva di giocare più dentro al campo, Italiano mi chiedeva invece di stare più stretto. Quindi credo che anche se sulla carta io non abbia mai fatto il ruolo di mezzala, poi con i movimenti in campo mi ci sono ritrovato tante volte in quella posizione. Non ho mai ricoperto questo ruolo consapevolmente. Quindi non saprei dire se lo so fare bene. Certamente se mi verrà richiesto di farlo, lo farò al 100%".
Che cosa non ha funzionato nella sconfitta subita contro la Cremonese rispetto alle gare precedenti?
"Quella di domenica scorsa è stata una partita strana, perchè loro nel primo tempo non ci hanno creato grandissimi pericoli. E' vero che forse anche noi non abbiamo avuto grandissime palle gol, tolta quella di Gelli. Ma, allo stesso tempo, abbiamo avuto tante papabili occasioni da rete. La Cremonese ha commesso due o tre disimpegni sbagliati in uscita e noi non siamo stati bravi a concretizzarli. E' chiaro che quando si perde, si tenda a vedere un pò tutto nero. Però io credo che abbiamo affrontato una squadra forte, avendo avuto degli infortuni durante la partita che comunque ci hanno fatto venire a mancare qualcosa. Ora dovremo cercare di preparare alla grande la partita contro il Cesena, che per tanti motivi dovrà essere una gara che ci deve dare delle consapevolezze soprattutto in casa, dove non abbiamo ancora mai vinto".
Qual è la squadra che ti ha finora impressionato di più e che campionato di Serie B è fino a questo momento secondo te?
"La Cremonese che abbiamo affrontato domenica scorsa è una delle squadre sicuramente di livello top per questa Serie B, per nomi e per organico che hanno. Abbiamo poi affrontato anche il Pisa, quando era primo in classifica e lo abbiamo fatto in una situazione particolare, visto che siamo rimasti in dieci uomini dal 4' del primo tempo. Però anche quella è stata per noi una partita complessivamente difficile. Però io, forse perchè sarà un posto nel quale ho giocato, ma vedo nel Sassuolo una squadra di livelli alti, anche se ancora non ci abbiamo giocato contro. Credo che però sia la squadra più pericolosa".
Come state affrontando tutti insieme questa situazione a livello di squadra?
"In questi momenti mister Greco ci ripete sempre che è da queste situazioni che si vede che tipo di persone siamo. Quando ci si trova in questi momenti, l'unica cosa alla quale ci si può attaccare è ai propri compagni di squadra, alle abitudini ed al lavoro nei quali si ha fiducia. Bisogna chiedere sempre di più a se stessi, perchè così facendo, automaticamente lo si può richiedere anche ai compagni di squadra. Penso che questa sia la chiave per uscire fuori da questa situazione".
Lo scorso 3 settembre, il Direttore Angelozzi ti ringraziò pubblicamente in conferenza stampa perchè hai rinunciato di andare in Serie A, visto che avevi ricevuto un'offerta importante dal Venezia, per rimanere a Frosinone. O meglio, a te non è proprio passata per la testa l'idea di andare via. Puoi confermare questo Riccardo?
"Si, è vero. Il Venezia mi avrebbe voluto. E' normale che quando si riceve una chiamata da una squadra di Serie A fa sempre un certo effetto. Il presidente Stirpe mi aveva dato una parola, dicendomi che sarei stato il capitano del Frosinone in questa stagione in Serie B. Quindi io ho voluto rispettare questa parola, ed ho deciso dunque di restare, non forzando mai la mano, perchè non mi sarebbe sembrata una cosa corretta. Le cose sono andate così".
Riccardo, sicuramente starai seguendo anche la Serie A. Qual è il tuo giudizio sul campionato. Puoi dirci inoltre, qual è la tua squadra del cuore?
"Io provengo da una famiglia di laziali. Però io sono entrato e cresciuto nel Settore Giovanile della Roma all'età di 8 anni, giocando per dieci anni con quella maglia. Ho litigato spesso per questo fatto a casa con i miei. Però sono stato sempre simpatizzante per la Roma".
Che idea ti sei fatto sul momento attuale della Roma?
"A noi, lo scorso anno, la Roma ci ha fatto 'un grande scherzetto'. Quindi, sotto questo punto di vista, non è che la ami poi così tanto... E' normale però che i giallorossi sono una società forte, anche se in questo momento stanno vivendo tante difficoltà. Però hanno una rosa forte ed adesso hanno preso un allenatore che per me in queste situazioni è uno dei migliori. Vedremo quindi come andrà".
Come si prepara la partita di domenica, contro un avversario come il Cesena?
"Si prepara innanzitutto facendo la conta dei calciatori che ci saranno o che non saranno disponibili. Poi, dovremo concentrarci secondo me, non tanto andando a vedere il valore dell'avversario, che è una squadra forte ma bensì concentrandoci su quello che dovremo fare al meglio noi in campo per affrontare la partita nel migliore dei modi".
Da capitano, cosa ti senti di dire a tutti i tifosi giallazzurri?
"Dico a tutti i tifosi di starci e rimanerci vicino. So che questo è un momento difficile. Credo che tutti non possano immaginare la voglia che ho io di venire almeno una volta sotto la Curva Nord in casa, dopo una nostra vittoria. E' una voglia che mi sto portando dentro da inizio anno. E spero che tutto questo accada domenica prossima per festeggiare tutti insieme nel nostro stadio".