L'angolo del tifoso. Lucio Di Rienzo: “Il Frosinone? Come un figlio”

Abbiamo intervistato un tifoso del Frosinone, Lucio Di Rienzo, che abita a Fontana Liri e segue la squadra ciociara da quando aveva 20 anni. Oggi ne ha 57 e continua a essere un grande tifoso del Leone,  in tv o allo stadio quando può.

Qual è il suo rapporto con il Frosinone?

“Io e il Frosinone abbiamo un rapporto inspiegabile. Non è solo una squadra ma è come se fosse una specie di figlio. Perché mi preoccupo per il Leone quando vive momenti difficili come quello di adesso.”

Da quando segue i Ciociari?

“Praticamente da sempre, adesso ho 54 anni, ma penso attorno ai 20 anni quando il Frosinone ballava tra le categorie di C. Purtroppo, oggi per motivi lavorativi la seguo quasi sempre in tv, adesso lo stadio, il Benito Stirpe, è bellissimo, ma mi piacerebbe tornare al Matusa. C’era un’altra atmosfera."

Il suo ricordo più bello?

“Beh sicuramente la prima promozione in Serie A. Mi ricordo che ero fuori dall’Italia per lavoro ma riuscii a trovare il modo di guardare lo stesso la partita. Un’emozione unica soprattutto per chi come me ha sempre sperato di vedere il Leone in Serie A."

Come andrà quest’anno secondo lei?

"La situazione purtroppo non è facile, erano partiti con Vivarini ma non è andata come speravano. Forse ci hanno messo anche troppo a esonerarlo. Adesso con Greco sembra che la squadra abbia ritrovato un po' di verve ma se non vinci è difficile uscire dal basso della classifica. Ricordo pochi inizi così disastrosi, speriamo che i ragazzi riescano a tirare fuori orgoglio e attaccamento alla maglia per dare continuità a un progetto molto bello, con i giovani. Quasi nessuno lo fa più ormai."