Dario Biasi a "Nostalgia 2014": "Il segreto di quel gruppo fu l'alchimia di squadra ed il rispetto tra noi"

intervista realizzata da Extra Tv, durante "Nostalgia 2014", a Dario Biasi: uno degli artefici della doppia promozione dalla Serie C alla A del Frosinone
25.10.2024 15:30 di  Francesco Cenci   vedi letture
Dario Biasi a "Nostalgia 2014": "Il segreto di quel gruppo fu l'alchimia di squadra ed il rispetto tra noi"
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© foto di Federico Casinelli/TuttoFrosinone.com

Esattamente dieci anni dopo la trionfale stagione, chiusa con la vittoria del Frosinone allenato da Roberto Stellone contro il Lecce nella finalissima playoff del campionato di Serie C 2013/2014, i protagonisti giallazzurri di quell’impresa si sono  raccontati tra aneddoti, segreti, emozioni e curiosità in un film-documentario realizzato dalla redazione di Extra Tv, chiamato "Nostalgia 2014". Ieri sera è andato in onda il secondo episodio, che ha visto come protagonisti Adriano Russo e Dario Biasi.

Così ha parlato Dario Biasi:

Dario, in prima pagina finiscono sempre i grandi attaccanti ed i grandi gol. Però, sottolineamolo che quel Frosinone ebbe anche una difesa super...

"Si... Devo dire che fu una stagione bella e finita nel modo migliore. Porto dentro di me sempre ottimi ricordi di Frosinone".

Dario, te arrivasti in Ciociaria nel gennaio del 2011, quando il Frosinone era in Serie B, nella metà stagione che poi portò alla retrocessione. La promozione poi dalla C alla B, dopo la finale playoff contro il Lecce, chiuse anche personalmente un cerchio per te?

"Si, sicuramente. Quei sei mesi nei quali arrivai a Frosinone furono un pò particolari, perchè purtroppo ebbi degli infortuni e non potei dare il mio contributo avrei voluto. Devo dire che poi la società del Frosinone fu brava a programmare una risalita, che poi nei due anni successivi restò come una vera e propria impresa".

Dario, tu poi giocasti una grande stagione da titolare nei playoff in quella stagione e tutte nei playoff, fino alla gara di andata in finale contro il Lecce, prima che subisti un piccolo infortunio, che ti negò poi la finale di ritorno. Fu quello di non giocare quella finale di ritorno un piccolo rimpianto che ti porti dietro nella tua carriera?

"Si, beh devo dire che sicuramente non fu divertente da un lato guardare i miei compagni, edi io restare fuori. Però purtroppo quelle degli infortuni sono cose che possono succedere e che vanno messe in conto. Ci fu il rimpianto di non aver giocato, però poi tutto finì per il meglio. Quindi fui molto contento che la squadra vinse . Complessivamente, dunque, ci fu più la gioia che il rimpianto".

Dario, tu eri uno dei più esperti. Quale fu il segreto di quel gruppo?

"Io penso che il segreto di quel gruppo fu l'alchimia che si creò tra tutti i giocatori,. Tra di noi c'era molto rispetto. Quando perdemmo la gara della promozione diretta a Perugia ci fu un pò di scoramento, ma fummo bravi a stringerci proprio come gruppo, cercando di dare tutti quel qualcosa in più che poi fece andate tutto per il meglio. Il rispetto che c'era tra noi compagni di squadra e l'alchimia che si era creata, fu il segreto di quel gruppo".

Due gol realizzati per te con la maglia del Frosinone: contro il Torino in casa al "Matusa", sotto la Nord. E stessa cosa, nello stesso stadio, segni contro il Prato nella mitica stagione 2013/14. A quale dei due gol sei più affezionato?

"A tutti e due, perchè non ero un grande goleador. Mi ricordo molto bene quei due gol che segnai. Quella partita contro il Torino poteva essere un pò la gara della svolta, ma poi purtroppo non la fu. La rete da me segnata contro il Prato invece, contribui a quello che poi fu il grande epilogo della stagione".

Dario, dieci anni dopo da quella grande stagione, che fai te adesso?

"Io ho smesso due anni fa di giocare a calcio in Serie D, vicino casa mia, all'Ambrosiana, all'età di 42 anni. Adesso lavoro in palestra riabilitativa e di fitness e faccio il personal trainer. Mi diverto, ho lasciato stare per il momento il calcio, però lo seguo sempre e mi piace. Quindi non si sa mai che un giorno mi verrà la voglia di rimettermici dentro".