L'ANGOLO DEL TIFOSO - Gianfranco Sarandrea: "Con Vivarini è mancato il feeling con la squadra. A Catanzaro sarà una gara complicata, ma...
Per la nostra rubrica "L'ANGOLO DEL TIFOSO", dedicata ai supporters canarini, abbiamo sentito il parere di un tifoso, da sempre appassionato dei colori frusinati. Gianfranco Sarandrea ci racconta le sue impressioni sul momento in questo inizio stagione che sta vivendo il Frosinone del neo allenatore Leandro Greco.
Un Frosinone che pare rigenerato dal cambio di guida tecnica, ed i due pareggi nelle prime due gare del nuovo corso ne sono la testimonianza. Cosa ne pensi dell'approccio mostrato nei match contro Pisa e SudTirol?
"La differenza di approccio avuta dal Frosinone di Greco nelle ultime due partite, contro Pisa e SudTirol sta nel fatto che contro il Pisa, l'espulsione subita dai giallazzurri dopo pochi minuti ha condizionato il match. La squadra si è compattata e credo che ognuno dei calciatori che è sceso in campo abbia messo di più di quello che poteva, proprio per il senso di torto che ha subito. La risposta caratteriale data nel match di domenica scorsa contro i toscani è stata non indifferente. I ragazzi sono stati coesi, compatti e si sono aiutati. Penso che con un pò di fortuna in più, avremmo potuto addirittura vincere. Ma nel complesso c'è stata un'ottima prova di carattere ed a livello di organizzazione. Contro il SudTirol, l'approccio del Frosinone è stato sostanzialmente lo stesso. Naturalmente la parità numerica non condiziona mentalmente alla stessa maniera di quando si rimane in dieci uomini. Il Frosinone ha quindi cercato di fare la partita. A livello difensivo, personalmente, mi è piaciuto più il tridente utilizzato contro il Pisa. E' vero anche che Lusuardi veniva anche da un lungo periodo di inutilizzo. Avrei preferito vedere di più Bracaglia nel terzetto centrale, così come era accaduto domenica scorsa".
In cosa è mancato secondo te il Frosinone nelle prime 9 giornate di campionato, dove ha raccolto soltanto una vittoria e tante prestazioni sotto tono. Credi che questa reazione che la squadra ha messo in atto in queste partite ravvicinate, sia dovuta al cambio di guida tecnica. Dall'esterno, secondo te, che cosa non ha funzionato nella gestione targata Vincenzo Vivarini?
"Penso che sotto la gestione Vivarini sia mancato il giusto feeling tra lui e la squadra. Purtroppo la gestione dei calciatori è complicata in uno spogliatoio, ed il lavoro dell'allenatore è ancora più complicato. Un allenatore navigato è un tecnico che ha esperienza e sa come migliorare le varie personalità che si trovano all'interno di uno spogliatoio. Un allenatore che ha meno esperienza invece, soprattutto se caratterialmente è poco empatico, può chiaramente avere più difficoltà anche a livello di comunicazione. Noi abbiamo una squadra non facile da gestire. Mister Greco credo che sia un bravo tecnico perchè, innanzitutto, a differenza di Vivarini ha vissuto lo spogliatoio a livello professionistico per più anni. Poi c'è da aggiungere che è un ragazzo diverso caratterialmente: una persona spigliata e luminosa. E' un mister che secondo me difficilmente non entra in sintonia con i ragazzi, tant'è vero che abbiamo visto che si è creato subito un certo feeling con i ragazzi".
In queste due prime uscite del nuovo Frosinone di Leandro Greco, il tecnico di Roma ha schierato la sua squadra con un 3-5-2. Pensi sia questo l'assetto tattico sul quale continuare a lavorare e con il quale la squadra ha trovato maggiore solidità?
"Sono d'accordissimo con l'utilizzo del 3-5-2 come modulo perchè, se lavorato in maniera corretta, con due esterni che sanno interpretare bene le due fasi, è uno schema che consente di avere una superiorità numerica in tutte le zone del campo. Noi, secondo me, 4 difensori puri in rosa non li abbiamo. Quindi giocare a 4 con Anthony Oyono che non è ancora quello che conosciamo, o con lo stesso Marchizza che è anche lui un calciatore più di spinta, non danno la giusta copertura in fase difensiva. Quindi il 3-5-2 con i due esterni di centrocampo che possono essere Oyono e Gelli o Oyono e Marchizza, secondo me è il modulo migliore. Ma ovviamente il modulo è sempre indicativo, perchè bisogna sempre e prima di tutto vedere l'interpretazione che viene data agli schemi dai giocatori".
Ora un'altra trasferta, quella di domenica, su un campo difficile come quello di Catanzaro. Che gara ti aspetti e, in caso di risultato positivo, potrebbe rappresentare a tuo giudizio, la classica partita della svolta?
"La trasferta di Catanzaro sarà complicata, però quando si ha una squadra giovane come lo è la nostra. ed i risultati positivi ottenuti danno una sorta di plus a livello energetico alla squadra. Se i ragazzi riusciranno a trovare la consapevolezza nei propri mezzi, acquisiranno anche le certezze necessarie e diventeranno sicuramente anche più forti. Non dobbiamo perdere di vista il fatto che il Frosinone è una squadra attualmente decimata dagli infortuni, soprattutto nel reparto offensivo. Vincere sarà dunque molto complicato, perchè per compensare queste assenze i ragazzi dovranno fare un lavoro maggiore e c'è, di conseguenza, un dispendio di energie superiore".
Per concludere, la scorsa giornata ha visto una sola vittoria, quella del Cosenza sulla Reggiana, mentre tutte le altre gare sono terminate in parità. Segno di un campionato nel quale regna l'equilibrio. Frosinone a parte, quali sono le squadre che ti hanno sorpreso finora in positivo ed in negativo?
"Abbiamo quasi sempre visto che nel campionato di Serie B c'è stata raramente una squadra che ha preso subito il largo rispetto alle altre e che poi ha vinto il torneo. Ci sono sempre campi difficili dove giocare e dove l'agonismo è importante. Ci sarà da lottare fino alla fine. Per il Frosinone sarà importante non prendere troppo terreno, perchè attualmente ci troviamo in grosse difficoltà a livello di classifica. Motivo per cui, dovremo assolutamente rimanere agganciati alle altre squadre. L'ideale sarebbe girare intorno ai 20-22 punti al termine del girone di andata, e poi a gennaio tornare sul mercato, o sperare che qualcuno dei tanti infortunati rientri e possa dare una svolta al campionato. Bisogna continuare a lavorare. I ragazzi dovranno impegnarsi, sanno che il campionato è in salita. quindi tutti dovranno dare il massimo di quello che hanno per il raggiungimento dell'obiettivo minimo, poi non si mai... Se dovesse succedere qualcosa, io sono sempre dell'idea che se ci si trovasse ottavi alla fine di un campionato del genere, poi si potrebbe diventare un avversario scomodo per tutti eventualmente nei playoff, perchè si acquisirebbe una forza ed una consapevolezza che spaventerebbero gli avversari".