Domenico Maietta a Sotto al Sette, è l’ora del Leone: "Frosinone squadra che gioca meglio in Italia. Stirpe presidente ambizioso, che vuole bene alla città..."

21.10.2023 07:00 di  Francesco Cenci   vedi letture
Domenico Maietta a Sotto al Sette, è l’ora del Leone: "Frosinone squadra che gioca meglio in Italia. Stirpe presidente ambizioso, che vuole bene alla città..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Durante la puntata di ieri di "Sotto al Sette, è l’ora del Leone", programma radiofonico andato in onda su Radio Day e condotto da Stefano Martini e Roberto De Luca è intervenuto l'ex difensore, che ha giocato sia sponda Bologna che nel Frosinone, Domenico Maietta. Maietta ha dato la sua opinione sui momenti che stanno vivendo il Bologna ed il Frosinone, ed ha inoltre ricordato la sua bella esperienza vissuta con la maglia giallazzurra. Queste le sue parole.

Domenico, che ricordi hai della tua esperienze vissute a Frosinone e a Bologna?

"Ho un bellissimo ricordo di Frosinone perchè lì ho vissuto una grandissima esperienza, che poi mi fece crescere tantissimo successivamente. Venni in Ciociaria, reduce dall'esperienza fatta con il Crotone in Lega Pro. Approdai quindi in Serie B con i giallazzurri, dove inizialmente l'avventura non fu delle più facili ma avevamo una squadra comunque esperta, con attaccanti come Santoruvo ed Eder: giocatori importanti e di tutto rispetto. L'anno successivo, con mister Moriero in panchina iniziai ad accumulare sempre più presenze in campo, ed ero sempre al centro della difesa. Ricordo che quell'annata per noi fu multo particolare perchè fino a gennaio eravamo terzi in classifica, poi ci fu un calo e riuscimmo a salvarci a 3 giornate dalla fine del campionato. Quello fu però un campionato bellissimo, soprattutto per me. Successivamente andai in scadenza di contratto e da lì scelsi di andare al Verona. Quella di Frosinone però è stata un'esperienza bellissima, nella quale mi sono trovato benissimo. Mi era dispiaciuto tanto andare via, ma a volte le strade si dividono anche per cercare di avere una crescita a livello calcistico e personale. Mi andò bene, perchè vinsi due campionati al Verona ed uno nel Bologna, dove giocai anche 4 anni in Serie A. Insomma, sono contento del percorso che ho fatto".

C'è un aspetto in particolare nella proposta di gioco del Frosinone che ti ha sorpreso maggiormente in questo avvio di stagione. Contestualmente, qual è invece la proposta di gioco del Bologna di Thiago Motta?

"Conosco Di Francesco dai tempi di quando giocammo insieme nel Perugia. Come allenatore è sempre stato uno di quei mister che praticano un calcio moderno. E' un allenatore a cui piace molto impostare il gioco dal basso, con i difensori che a volte fungono da centrocampisti aggiunti. Di Francesco ha ottenuto dei grandissimi risultati a Sassuolo, poi però ha incontrato successivamente una serie di difficoltà a Roma e a Verona, ora si è ripreso, capendo e lavorando forse anche sui suoi punti deboli. Ora sta facendo un campionato bellissimo a Frosinone anche perchè, secondo me, i giallazzurri sono la squadra che giocano meglio in Italia. Ho sempre sostenuto questa tesi, il Frosinone anche nella partita in cui non esprime il suo miglior calcio, può sempre creare almeno 4-5 palle gol. Sono veramente contento che Eusebio si sia ripreso perchè sta facendo vedere che, in una categoria come la serie A, lui ci può stare benissimo. Il Bologna invece è dall'anno scorso che sta facendo benissimo. I rossoblù hanno cambiato dall'anno scorso a quest'anno diverse pedine importanti in squadra, trovando maggiore compattezza. Zirkzee sta ricambiando la fiducia datagli in attacco, ed è un gioco complessivamente più propositivo quello proposta. In Emilia stanno cercando, senza dichiararlo di puntare alla zona europea della classifica, ormai da un pò di anni. E' una squadra simile al Frosinone il Bologna: entrambe giocano un bel calcio ed hanno steccato pochissime partite finora".

C'è qualche elemento nelle file del Frosinone che ti sta sorprendendo e che secondo te può arrivare a giocare per una big?

"Senza ombra di dubbio un giocatore che può arrivare a far molto bene è Soulè. L'ho visto giocare contro il Verona, ed è stato un calciatore che ha creato tante occasioni da gol. Ha realizzato una rete, ma ne avrebbe potute fare altre 2-3, colpendo anche due pali. Insomma, è un calciatore che mi è piaciuto veramente tanto".

Ad Empoli tu sei stato compagno di squadra di uno dei pilastri della difesa attuale giallazzurra, come lo è Simone Romagnoli. Cosa ci puoi raccontare su di lui?

"Simone è un ragazzo eccezionale, un giocatore duttile ed intelligente, che sa giocare in qualunque posizione si schieri. E' un ragazzo serissimo ed anche se non è più giovanissimo, è una garanzia. Merita tanto e può offrire molto sia a mister Di Francesco che al gruppo".

Quando giocavi te nel Frosinone, avevi già la sensazione che il Frosinone potesse affermarsi a questi livelli nel panorama calcistico italiano?

"Si, lo immaginavo. Conosco il presidente Stirpe, che è un presidente davvero ambizioso e che vuole veramente bene alla città. Sono rimasto molto attaccato a lui, anche se nell'anno in cui andai via io non riuscimmo a trovare la quadra giusta per proseguire insieme. Sapevo però che nell'arco degli anni avrebbe costruito un progetto importante. Questo si è capito poi, anche dalla successiva costruzione del Centro Sportivo a Ferentino e del nuovo stadio. Sono contento di tutto questo, perchè si sta affermando come una società veramente importante in Italia".

Il Direttore Angelozzi invece lo hai mai avuto o incrociato?

"Non l'ho mai avuto ma ci siamo sempre incrociati. Mi dispiace non aver lavorato mai con lui, ma ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona perchè io avevo un locale a Crema e lui spesso capitava lì. Angelozzi è un uomo che mastica calcio e ne capisce".

Se un Giovanni Sartori o un Guido Angelozzi oggi andassero a pescare Domenico Maietta, te in quali delle due difese ti troveresti meglio?

"Io ero un difensore a cui piaceva molto impostare il gioco da dietro, un giocatore più di qualità che di quantità. Prediligevo giocare più con la forza esplosiva, rispetto alla cosa passiva. Non saprei dire la squadra in cui mi sarei trovato meglio, visto che sia Frosinone che Bologna giocano un gran bel calcio. Può darsi che farei la panchina in tutte due le squadre (ride, n.d.r.)".

Sotto al Sette" - l'Ora del Leone (venerdì 20 ottobre 2023)

"Sotto al Sette - l'ora del Leone". In studio Stefano Martini e Roberto De Luca. Una produzione: RadioDay.

Pubblicato da Tuttofrosinone.com su Venerdì 20 ottobre 2023