L'ANGOLO DEL TIFOSO - Simone D'Angelo: "Sono sfiduciato ma il Frosinone può risalire"
Per l'Angolo del tifoso abbiamo intervistato Simone D'Angelo, tifoso del Leone sin da piccolo quando veniva dagli zii in vacanza. Si è appassionato ai Ciociari grazie al cugino che una volta lo portò al Matusa. Oggi, a 27 anni, vive a Parma ma continua a seguire il Frosinone dalla tv.
Come vede il Frosinone in questa posizione di classifica? E soprattutto riuscirà a rialzarsi dopo la batosta di Mantova?
"Dalle premesse di precampionato ci si aspettava sicuramente qualcosa in più. In particolar modo perché eravamo una delle retrocesse e quindi candidate a essere nelle parti alte di classifica. Ora dopo Mantova sono anch'io abbastanza sfiduciato ma il Frosinone non è nuovo a grandi riprese. Poi vedo che Greco ha cambiato la testa dei giocatori quindi la risalita è possibile."
La prossima con la Salernitana sarà decisiva?
"Temo di sì. La Salernitana è una diretta avversaria del Frosinone per la salvezza. In casa non bisogna sbagliare come successe contro l'Udinese l'anno scorso. Spero che abbiano imparato la lezione e che questa volta riescano a portare a casa i 3 punti decisivi per tornare a sperare."
Tra i giocatori del Leone chi l'ha sorpresa in positivo e chi in negativo?
"Sicuramente Bracaglia, difensore giovanissimo che è riuscito ad adattarsi alla squadra, alla Serie B e ha margini di miglioramento enormi. Colpo di testa, fisico e corsa lo fanno emergere anche nel reparto difensivo dei ciociari. In negativo invece Partipilo. pur essendo fortissimo tecnicamente finora, causa anche infortuni, non è riuscito a dimostrare tutto il suo valore."
A gennaio secondo lei serve qualcosa dal mercato?
"Una punta. Il reparto offensivo gioca con troppe mezze punte senza un vero riferimento. Quindi bisogna che si prenda uno grande lì davanti che tenga impegnata la difesa favorendo gli inserimenti. Anche se adesso è tornato Pecorino e anche Tsadjpout. Speriamo possano fare bene e non ci sia bisogno di rinforzi."