Primavera - Frosinone, Frara a Kick Off: "Stiamo ottenendo un grande risultato, ma dobbiamo continuare a testa bassa nel nostro percorso"

Ospite della trasmissione Kick Off, ha parlato il Responsabile del Settore Giovanile del Frosinone ed ex capitano giallazzurro Calcio Alessandro Frara
14.01.2025 10:15 di  Francesco Cenci   vedi letture
Primavera - Frosinone, Frara a Kick Off: "Stiamo ottenendo un grande risultato, ma dobbiamo continuare a testa bassa nel nostro percorso"
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© foto di Federico De Luca

Ospite della trasmissione "Kick Off", andata in onda ieri sera su Extra Tv, il Responsabile del Settore Giovanile ed ex capitano del Frosinone Calcio Alessandro Frara, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Alessandro, da vecchio leader e e capitano del Frosinone, qual è il consiglio che puoi dare a questi ragazzi e giocatori giallazzurri che scendono in campo?

"Io posso dire che i ragazzi sono in buone mani, hanno un allenatore giovane ma molto bravo, che lavora 24 ore al giorno. Ed hanno un direttore sportivo che è uno dei migliori in Italia, parla la sua storia. Angelozzi ha una grande carriera alle spalle, nella quale ha affrontato momenti sia positivi che negativi. Quindi, nessuno meglio di lui può gestire nel migliore dei modi una situazione del genere. Questo è un momento sicuramente delicato per il Frosinone e i ragazzi lo sanno. Le cose da fare in questo momento sono estraniarsi dalle critiche, perchè se ci si mette a guardare le trasmissioni, a leggere giornali o quanto altro, poi la palla diventa pesante. Bisogna quindi cercare di estraniarsi e lavorare ancora di più, perchè probabilmente quello che si è fatto finora non basta. Occorre compattarsi, fare gruppo e credere nel lavoro ed in ciò che si fa giornalmente".

Ti ha sorpreso Greco nel suo rendimento che ha avuto finora col Frosinone 'dei grandi'?

"No, non mi ha sorpreso anche perchè è un allenatore che avevo seguito già l'anno scorso. Avevo parlato di lui anche con altre persone e mi dicevano che era molto bravo e preparato. Nella sua carriera è stato un giocatore importante, ha militato in grandi squadre ed è stato allenato da grandi tecnici. Greco è inoltre un ragazzo che ha grande carisma e personalità. Non sono quindi per nulla sorpreso dall'impatto che ha avuto con la squadra".

Alessandro è in genere il mese più complicato da gestire da dirigente, quello di gennaio, perchè c'è il mercato aperto ma intanto si gioca e si devono fare i punti...

"Non è semplice gestirlo, soprattutto con i 'grandi', mentre con i ragazzi è molto più gestibile. Nel calcio dei grandi ci sono di mezzo contratti, interessi e gente che vuole andare via o calciatori che giocano un partita e in quella dopo magari non sono più in una determinata squadra. Sicuramente per un Direttore il lavoro è quindi molto complicato. Come dicevo prima però, nel Frosinone c'è un fuoriclasse dei direttori sportivi, che non parla mai a caso ma dice cose ben pensate perchè è una persona intelligente. Quindi saprà ciò che dovrà fare. Dentro di sè sa ciò che deve fare e qual è la situazione in cui ci si trova adesso. Io che lo conosco ed ho la fortuna di lavorarci assieme, starei abbastanza tranquillo perchè siamo in buone mani. Poi nel calcio, a volte ci sono stagioni che finiscono bene ed iniziano male e viceversa. Lo scorso anno ad esempio, il Bari aveva una super squadra e si è salvata alla fine ai playout. Questo per dire che il calcio è veramente un materia strana. Però lo storico di una persona che non si culla sugli allori, ma che lavora ed ha una grande energia ed ha sempre voglia di fare come Angelozzi, è una cosa che mi farebbe stare abbastanza sereno".

Come è nata la possibilità quest'estate di tornare a Frosinone?

"Lo scorso anno, quando sono rimasto senza squadra, mi ricordo che ero a casa ed una mattina mi chiamò il Direttore Guido Angelozzi, che tra l'altro ringrazio e mi disse di andare in sede perchè mi avrebbe dovuto parlare. Io ero ancora sotto contratto con la Lucchese. Lui mi disse mi chiese la mia disponibilità nel poter tornare a lavorare nel Frosinone per seguire la Primavera, qualora si fosse riusciti a trovare un accordo tra le due società.   (Frosinone e Lucchese, n.d.r.). Io risposi subito di sì. Ed è nata questa cosa, che ho preso ed accolto subito con grande entusiasmo. Per me non è stato un passo indietro, ma un'opportunità. E devo dire che sono molto contento. Ho lavorato tutta l'estate insieme ad Angelozzi, condividendo le scelte. Sono rimasti gran parte dei ragazzi che c'erano lo scorso anno e, secondo me, la base era già molto buona di squadra. Poi, naturalmente, sono state apportate delle modifiche, prendendo qualche ragazzo nuovo. I calciatori hanno poi risposto bene anche al cambio di allenatore in corsa (da Greco a Pesoli, n.d.r.) e al momento di difficoltà della Prima Squadra. La più grande vittoria è stata proprio quella di riuscire a dare un aiuto ai 'grandi', portando dei ragazzi a giocare con loro. Questo è un motivo d'orgoglio per noi, al netto del grande risultato che stiamo ottenendo. Siamo soddisfatti del lavoro svolto in Primavera. Però, non dovremo fermarci, ma continuare  a credere e lavorare. Anche noi abbiamo avuto delle difficoltà, subendo degli infortuni gravi ed importanti. Però continuiamo nel nostro percorso, a testa bassa, credendo in quello che facciamo giorno dopo giorno".

Alessandro, che tipo di Serie B stai rivedendo rispetto al passato: è sempre lil solito campionato equilibrato secondo te?

"Assolutamente sì: c''è sempre moltissimo equilibrio e pochissimi punti tra i playoff ed i playout. E', come al solito, il campionato più difficile ed equilibrato tra tutti quelli italiani. Io credo che il Sassuolo faccia un campionato a parte, ha una qualità incredibile e la sta mettendo in campo. Per quanto riguarda le altre squadre, Pisa e Spezia se la stanno giocando per il secondo posto. E nelle altre zone della classifica regna l'equilibrio".

Stanno soffrendo le squadre retrocesse: te che ci sei passato più volte. E' complicato ripartire dopo una retrocessione...

"E' complicato sempre. Sia per la gestione del gruppo che per i giocatori che rimangono. Bisogna ricreare il giusto entusiasmo nell'ambiente e nella piazza. Al contrario, le neopromosse sono molto più leggere di testa e le cose vanno meglio".