CONFERENZA STAMPA - Greco: "Distefano ancora out. Cremonese? Squadra costruita per stare lì sopra"
Alla vigilia di Frosinone-Cremonese ha parlato in conferenza stampa il tecnico dei canarini Leandro Greco. Queste le sue dichiarazioni:
Le condizioni. Come stanno i giocatori e in particolar modo come sta Distefano?
"Buon pomeriggio. Marchizza lo sapete quello che è successo. Distefano aveva ripreso a correre ma ha avuto un po' di influenza e si è fermato un paio di giorni ma sta piano piano facendo il suo percorso per poi essere reinserito nella squadra. Ci vuole ancora un po' di pazienza. Deve fare ancora un altro step, un altro controllo. Dopodiché piano piano, pensiamo di recuperarlo a stretto giro."
Per quanto riguarda la gara di domani, la Cremonese è una delle squadre che fa più punti fuori casa, ben 17. C'è ancora il dente avvelenato in casa Frosinone per come è maturata la gara di qualche settimana fa allo Zini. Che gara si aspetta? E quali differenze ci potrebbero essere rispetto alla gara in Lombardia?
"È una squadra costruita per stare lì sopra, anzi gli manca qualche punto, molto probabilmente quando si è interrotto il percorso con mister Stroppa qualcosa hanno lasciato ma da quando è tornato hanno ricominciato a viaggiare a un buon ritmo. È una squadra di qualità e detto questo, anche noi siamo migliorati tanto rispetto a quella partita lì. Siamo cresciuti. E quindi al di là della squadra che sappiamo che è una squadra importante, siamo convinti di poter fare una partita giusta e di essere comunque competitivi."
La nuova forma del campionato vi rimette difronte alla Cremonese dopo poco settimane in cui avete giocato. È sicuramente un Frosinone diverso rispetto a quello. Anche stroppa lo ha sottolineato nella sua conferenza stampa: "troveremo un Frosinone sicuramente cambiato". Questo fatto di giocare così a breve tempo crea problemi nella preparazione di queste partite oppure no?
"Personalmente no. Chiaro che poi gli equilibri sono molto sottili e molto spesso la differenza la fa quando tu incontri una squadra, al di là delle differenze di qualità, che potenzialmente è forte, ma magari vive un momento un po' di flessione per qualche acciacco, qualche infortunio, oppure magari trovi squadre che stanno vivendo il loro momento migliore di forma, è quello che farà molto la differenza. Al netto di questo noi ci siamo concentrati molto su noi stessi, sul cercare di dare continuità a quello che abbiamo fatto in questi due mesi e mezzo e sapendo che ci aspettano 18 partite importanti, delle finali, ma un passo alla volta sono convinto che questa squadra ha tutte le caratteristiche e potenzialità per uscire fuori da questa situazione qui."
Da una parte abbiamo il Frosinone che su corner ha segnato un solo gol dall'altro invece abbiamo una squadra che ne ha segnati 7. Come interpreta questo dato e le chiedo in settimana avete lavorato molto sulle palle inattive?
"Ci abbiamo sempre lavorato, come ogni cosa va migliorata. Abbiamo potenzialità per far meglio sicuramente sulle palle inattive a favore. Su quelle contro globalmente abbiamo fatto sempre un ottimo lavoro, abbiamo preso dei gol non tanto di struttura, ma magari di attenzione. E comunque le palle inattive sono un fattore un po' per tutti a tutti i livelli e quindi come sempre ci abbiamo dedicato il tempo giusto e sappiamo che anche quella è un'area di miglioramento, soprattutto per quelle offensive."
Sul mercato. L'argomento caldo si gioca a mercato aperto, è chiaro che tutto l'ambiente giallazzurro aspetta qualche rinforzo importante perché delle lacune ci sono, altrimenti il Frosinone non sarebbe quartultimo in classifica. Penso al centrocampo ma penso anche all'attacco perché a mio modesto parere nello storico dei giocatori in rosa non c'è un vero e proprio bomber con 10, 12 gol da qui alla fine del campionato. Ecco lei ha sempre detto che ha fiducia incondizionata nel direttore Angelozzi ovviamente ma che cosa si aspetta? Perché secondo me due tre innesti servirebbero come il pane per fare una stagione tranquilla e levarsi da queste sabbie mobili.
"Allora come vi ho detto in altre conferenze sicuramente noi siamo un numero importante di giocatori, quindi la priorità è quello. Poi il mercato di gennaio è un mercato molto complicato. Bisogna tener presente che questo gruppo qua, da quando io sono arrivato, è un gruppo che ha raspato in un momento molto complicato. E ha gettato le basi su quelli che sono i comportamenti giusti, i valori che deve avere una squadra che deve fare quel tipo di percorso che dobbiamo fare noi. Al netto di questo trovare giocatori che si inseriscono in questo contesto non è semplice, soprattutto a gennaio. Quindi partiamo già da questo presupposto dopodiché tutto quello che è migliorabile che può alzare il livello di competizione, il direttore è molto vigile, c'è grande condivisione. E quindi siamo attenti a tutto. Però questo è un gruppo che ha dato tanto, sta dando tanto e quindi bisogna star attenti a mettere tanto per mettere non è quello che vogliamo. Dopodiché non ci siamo focalizzati sulla partita, sul campionato e di mercato poi ne parlerà il direttore."
Sul mercato perché lei ha detto: "siamo tanti - nelle conferenze stampa precedenti - non posso garantire il posto a nessuno". Allora le chiedo se qualcuno del gruppo attuale ha chiesto di cambiare aria, di essere ceduto.
"No. No, siamo stati molto chiari fin dall'inizio. La cosa che mi soddisfa in questo momento è che vedo tutti dentro, tutti potrebbero giocare dall'inizio, lo dico veramente e questa è una cosa che mi gratifica molto. Lo dimostra il fatto che con la Cremonese sono entrati Kvernadze e Ambrosino dalla panchina e hanno determinato. Contro Castellammare contro la Juve Stabia è entrato Partipilo un giocatore importante dalla panchina e ha determinato. Noi abbiamo fatto i punti e tutti hanno avuto la possibilità di giocare. E questo mi ha gratificato molto, l'unico a cui non ho dato la possibilità in questo momento che la meriterebbe Szyminski, perché anche lui ha alzato il suo livello individuale, ma ha alzato il livello degli allenamenti.Per questo quando poi parlo di mercato bisogna stare attenti a cosa si mette dentro in questo momento qui. Quindi sono contento di tutti e tutti sono dentro. Poi vedremo più avanti quello che succederà."
Per tenere alto il morale dei ragazzi, soprattutto in questo periodo, anche in virtù di quello che ha detto il collega sugli acquisti, cessioni e via discorrendo. Vuol dire che lei sta lavorando molto bene, io già l'ho detto nelle precedenti interviste, che mi pare che la squadra sia cambiata, soprattutto a livello mentale. Qual è la cosa che fa più spesso per entrare nella mente dei giocatori, perché i giocatori devono essere sicuramente plasmati secondo il suo concetto di gioco. Mi interessa sapere questo.
"Io dal primo giorno ho sempre detto ai ragazzi che noi abbiamo una grande opportunità no? Quello di dimostrare a tutti che giocatori siamo che persone siamo perché si sposta su un livello completamente diverso. Quindi è la persona che fa la differenza. I ragazzi hanno dei valori secondo me Giusti. E poi si va a lavorare anche sugli obiettivi individuali perché poi tutti hanno ambizioni individuali. E far capire loro che per le ambizioni individuali, gli obiettivi individuali c'è bisogno di raggiungere l'obiettivo di gruppo. È un lavoro quotidiano che ti porta via tante energie. Però la chiave è sempre che persone siamo, cosa vogliamo fare, cosa ci vogliamo trasmettere a vicenda. Cosa vogliamo trasmettere all'ambiente? E questa cosa qui sposta a un livello superiore perché quello che ci rimarrà a prescindere da quello che sarà il nostro percorso sono i valori che ci siamo trasmessi e cosa ci ricorderemo l'uno dell'altro quando finirà questo tipo di percorso".
Domani non ci saranno i tifosi da Cremona perché non possono venire. A questo punto ci vorrebbe un suo appello per fare in modo che lo stirpe domani sia una bolgia per provare a intimorire la squadra della Cremonese, quindi un appello ai tifosi.
"Io faccio fatica a fare queste cose qui perché le cose a me, nella mia carriera, tutte le volte che c'è stata connessione è venuta molto molto naturale. E quindi ho sempre detto che la sensazione che si è creata una connessione con l'ambiente è merito dei ragazzi che hanno messo in campo qualcosa di diverso e questo la gente non è stupida lo capisce, lo percepisce e si identifica. E quindi è questo che noi vogliamo alimentare e sono sicuro che poi la gente ci darà una mano come ha fatto."