Mister Di Francesco a SportMediaset: "Questo Frosinone mi ricorda il mio primo Sassuolo. Mi auguro continui a crescere in futuro"

25.10.2023 15:15 di  Francesco Cenci   vedi letture
Mister Di Francesco a SportMediaset: "Questo Frosinone mi ricorda il mio primo Sassuolo. Mi auguro continui a crescere in futuro"
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© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

Il Frosinone esce sconfitto dalla gara del Dall'Ara di Bologna contro i rossoblù di Thiago Motta, ma lo fa portandosì a casa tanta consapevolezza in più in vista delle restanti 29 giornate di campionato. Un bel Frosinone, che rimedia però il suo terzo ko stagionale dopo quelli subiti contro Napoli e Roma.. Intervistato in esclusiva pochi minuti fa dai colleghi di SportMediaset, mister Eusebio Di Francesco ha parlato un pò a 360°, analizzando anche questa buonissima prima parte di stagione del suo Frosinone. Queste le sue parole:

Come, secondo lei, un allenatore riesce a gestire l'adrenalina, pensando anche alle personalità di mister come Allegri e Mourinho?

"L'adrenalina fa parte delle situazioni e dei momenti delle partite. Ognuno di noi poi esprime quello che ha dentro, ed anche il proprio vissuto. E' normale che in alcuni momenti, noi allenatori dobbiamo essere bravi nello gestire anche queste emozioni. Ogni partita poi, nasconde una storia a sè e delle situazioni che sono sempre differenti l'una dall'altra. Non c'è mai una gara uguale a quella giocata precedentemente. La forza di un allenatore sta nel cercare di mantenere un equilibrio negli atteggiamenti durante tutto l'arco dei 90 minuti. Questo discorso vale sia se si è tranquilli in panchina, ma anche se ci si muove costantemente".

Qual è il suo bilancio di queste prime 9 partite di campionato col Frosinone?

"E' presto per faro in generale. Devo dire però, che finora sono soddisfatto di quello che sta esprimendo la squadra. E' normale che, specialmente nella partita giocata domenica scorsa, avremmo preferito e voluto portare a casa un bel risultato. Non siamo riusciti a fare ciò, ma nella testa, nella voglia e nel desiderio di stare in partita fino alla fine la squadra ha dimostrato di esserci. Credo che questo sia un segnale importante. Peccato perchè è vero che io guardo tanto al livello della prestazione offerta, però poi contano tanto anche i risultati".

Ci sono tanti talenti nel suo Frosinone, uno su tutti Soulè. Lei lo convocherebbe in nazionale italiana prima dell'Argentina?

"Questa è una scelta che deve fare il ragazzo. Per me Soulè è un giocatore talentuoso. Detto ciò, questo aspetto non dipende da me, ma da Soulè che essendo argentino, ma col passaporto anche italiano deve sentirsi libero di scegliere insieme alla sua famiglia quello che sarà il suo percorso futuro in nazionale. Sinceramente non ho mai affrontato personalmente questo argomento con Matìas, però devo dire che prima di pensare alla nazionale dovrà dare continuità di prestazione, cercando di essere concreto e realizzare gol, come ha fatto nelle ultime giornate. Cosa quest'ultima, che gli è mancata di fare con costanza all'inizio della sua carriera".

Sulla vicenda scommesse e sul caso Fagioli. Tonali e Zaniolo: "Questi ragazzi sono giovanissimi, tante situazioni sono già ben definite ed altre ancora in via di chiarimento. Per questo motivo credo che esprimersi in maniera netta credo sia sbagliato. Bisogna vivere le situazioni. Gli errori si commettono, sono stati fatti da questi ragazzi, così come ne fanno tanti i nostri figli. Il fatto sarebbe potuto succedere anche a casa mia, credo che la cosa fondamentale sia di andare a rimediare a questi errori e far capire ai ragazzi che tutto ciò che è stato commesso è sbagliato. Il fatto che non si possa scommettere sul calcio lo si sapeva da tantissimo tempo. Anche in passato sono stati fatti tanti errori da parte di persone molto più mature. Ciò significa che, questi ragazzi magari scommettevano sì sulle partite, ma credo che la cosa peggiore sia quella di cercare di modificare o alterare il risultato. O cercare di mettere i soldi per poter fare quanto detto. Io penso che anche noi ex calciatori o chi vive il mondo del calcio, deve essere bravo e attento a quello che si dice. Gli errori vanno pagati, perchè solo così si cresce. Ma bisogna anche far capire che c'è una grande differenza tra il cercare di modificare e alterare i risultati e la malattia della ludopatia. Quest'ultima è una cosa molto seria che va affrontata da persone che ne hanno le competenze".

Qual è invece la favorita delle squadre italiane per fare più strada possibile in Champions ed in generale per vincerla?

"Più che favorite, si può dire che l'Inter in generale sta avendo un ottimo cammino e credo che sia la squadra con la rosa migliore, più preparata e con maggiori conoscenze in questa competizione. Questo può essere un grande vantaggio. Anche il Milan che l'anno scorso ha fatto benissimo, penso che in questa Champions possa togliersi delle soddisfazioni. Mi auguro che il Napoli possa fare bene. A lungo andare, le squadre italiane riescono sempre ad arrivare e a dar fastidio anche alle grandi d'Europa. Per squadre grandi d'Europa intendo le formazioni inglesi e le spagnole insieme al Bayern Monaco. Bene o male sono sempre questi i club che arrivano in fondo alla competizione, perchè hanno a disposizione degli organici veramente forti. Alla lunga i valori tendenzialmente vengono fuori e raramente ci sono grandi sorprese".

Frosinone è anche l'occasione per il suo rilancio a livello personale. Che cosa funziona attualmente e cosa no in questa piazza?

"Per me funziona tutto perchè ho trovato il contesto e, prima di tutto, le persone giuste con cui lavorare. Ognuno di noi ha una sua peculiarità, sia mentale che caratteriale. Mi ritrovo tantissimo in questo ambiente che mi ricorda tanto il mio primo Sassuolo, dove sono cresciuto come allenatore. E mi auguro che questa società con o senza di me, riesca a dare questa continuità e crescere sotto tutti i punti di vista, anche a livello di infrastrutture. abbiamo già uno stadio di proprietà e credo che Frosinone abbia tutte le potenzialità per diventare un0'isola felice, in cui lavorare alla grande".

Si è dato una data o un periodo in cui raggiungere la salvezza con il suo Frosinone?

"Vorrei raggiungerla alla 38^giornata, ride (n.d.r.). Dico che noi stiamo facendo veramente molto bene fin qui e mi auguro di migliorarci per ambire a fare sempre più punti. Bisogna però sempre analizzare il tipo di squadra che abbiamo, da dove arrivano questi ragazzi e che tipo di esperienza hanno. Questo lo di co per far capire che il primo obiettivo del Frosinone deve essere la salvezza. Questi calciatori devono fare esperienza e cercare di dare continuità a quello che stanno facendo. Oggi il nostro primo traguardo, che è la nostra Champions, è il raggiungimento della salvezza".

Dopo il Frosinone, le piacerebbe un giorno dopo il Frosinone, andare all'estero a fare un'esperienza?

"Si, è una cosa che avrei potuto fare anche l'anno scorso, ma ho preferito fare altre scelte. Ho cercato anche di migliorare la lingua, perchè credo che l sapere 'inglese sia poi fondamentale per andare all'estero e poter esprimere i propri pensieri. Poco tempo fa, parlando con mister Ranieri, mi diceva che la più grande difficoltà quando si va fuori dall'Italia è il sapere la lingua. Questa purtroppo è una grande verità. Cercare quindi di acquisire maggiore consapevolezza con la lingua inglese, aiuta poi anche nell'esporsi e nel trasmettere molto meglio determinati valori e pensieri, Si, un domani mi piacerebbe allenare all'estero".

Chi vede come favorita quest'anno tra le squadre big per la lotta scudetto?

"Credo che le tre squadre che si trovano attualmente davanti in classifica, siano quelle giuste. La Juventus ha un vantaggio, quello di non avere le coppe europee e questo non è da sottovalutare. Perchè quando si va a giocare nelle competizioni europee, si torna da trasferte lunghissime  e si hanno molti più infortuni. Credo però che, tra tutte le squadre che adesso si trovano lì davanti, penso che sia sempre l'Inter la squadra che abbia un qualcosa in più rispetto alle altre. Detto questo, quello che accadrà poi, non lo potrò dire. Non sono molto bravo in pronostici".