Ivan Zazzaroni ad ABMovie: "Credo che le condizioni per la salvezza frusinate obiettivamente ci siano tutte"
ll Bologna, il Napoli, il Torino e la Salernitana: il mese di aprile che agonisticamente comincerà domenica alle ore 12:30 contro i felsinei, rischia di essere già decisivo nella corsa salvezza dei giallazzurri di mister Eusebio Di Francesco, attesi da quattro match molto delicati (di cui due in casa e altrettanti lontano dalle mura amiche). Sfide che saranno assolutamente da non fallire. Per cominciare la volata finale ci sarà la gara contro gli emiliani allenati da Thiago Motta, che si trovano al quarto posto della classifica, a soli 2 punti di distanza dalla Juventus terza. Il Bologna è vicino ad una tanto clamorosa, quanto meritata, qualificazione alla prossima Champions League. Per i canarini dunque, Orsolini e compagni saranno degli avversari difficilissimi da affrontare. Gli ospiti di turno però, in questo campionato hanno lasciato qualcosa per strada, soprattutto nelle partite giocate fuori dal Dall'Ara, (guardasi alle sconfitte col Cagliari e l'Udinese).
Ospite della trasmissione "ABMovie", andata in onda ieri sera su Extra Tv, il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni, ha raccontato le caratteristiche tecniche del Bologna, seguendo molto da vicino anche le vicende dei felsinei:
"Il Bologna in questa stagione ha dimostrato di poter beneficiare non solo del grande lavoro svolto da Thiago Motta, ma anche della potenzialità di ogni giocatore portato dal Ds Giovanni Sartori, che secondo me, insieme ad Angelozzi è un 'vecchio volpone' di quelli che sbagliano raramente i colpi di mercato. E' una squadra che apparentemente non ha punti deboli, non c'è un'individualità fragile. Però si sa, nel calcio possono succedere tante cose. In questo momento la squadra sta andando bene , ha dei giocatori con grandi qualità ed una bella solidità. I calciatori si divertono molto a giocare ed hanno sicuramente una grande personalità nel fare il loro gioco".
Thiago Motta secondo te può considerarsi tra gli innovatori di questo calcio?
"In questo calcio non esistono innovatori, costruzione dal basso ecc... Diciamo che esistono i bravi allenatori, che riescono a dare ed ottenere il massimo dal potenziale e le caratteristiche dei giocatori che hanno a disposizione. Ci sono poi allenatori che puntano maggiormente al risultato e quelli che vanno più sul gioco. Credo che oggi il livello sia talmente alto che la differenza la fa ila qualità dei calciatori".
Questo divertirsi nel giocare è un aspetto su cui ha lavorato appositamente il Bologna secondo te?
"E' chiaro che più vinci e più il lavoro del tuo allenatore acquista in credibilità. Il gruppo avverte e sente questo, sa che quando lavora e ottiene risultati, evidentemente non molla la presa. Quando si dice vincere aiuta a vincere è verissimo. I giocatori del Bologna hanno comunque in loro una grande personalità e un bel potenziale. Oltre a questo, in rosa ci sono anche valide alternative come Ndoye as esempio o Odgaard, Fabbian e Urbanski, ma anche Moro. E' una squadra molto ricca di talento".
Fuori casa in questa stagione il Bologna ha perso a Cagliari ed Udine, oltre che pareggiare a Lecce. Il Frosinone non si discosta di molto come livello, rispetto a queste squadre appena citate...
"Il Bologna non è il Real Madrid. Stiamo parlando di una formazione che sta vivendo un ottimo momento, ma che può perdere anche a Frosinone. Perdere a Frosinone mi dispiacerebbe per il Bologna, poichè questa cosa della corsa Champions mi sta divertendo. Ma, allo stesso tempo, mi piacerebbe che Di Francesco riuscisse a salvare il Frosinone alla fine del campionato, perchè lo merita".
Se fosse l'agente del richiestissimo Zirkzee, gli consiglierebbe di rimanere a Bologna in caso di Champions, restare in Italia con maggiori ambizioni, oppure di cimentarsi con un campionato affascinante come quello della Premier League?
"Se io fossi l'agente di Zirkzee sarei contento perchè guadagnerei una commissione straordinaria e lo porterei in Premier League. Fossi in lui resterai ancora un anno a Bologna, perchè il giocatore deve ancora completarsi. Lui è potenzialmente un Ibrahimovic di prima fascia, quando lo svedese era all'Ajax: un giocatore quindi che determinava e faceva giocare bene i compagni, ma segnava poco. Ricordo di aver incontrato Ibra pochi giorni prima che arrivasse alla Juventus , con Mino Raiola a tavola e lo svedese disse a Raiola: "Se segnassimo molto, non avrei bisogno di un agente..." Beh, direi che dopo ha imparato a segnare! Quindi si può crescere. E Zirkzee me lo ricorda tanto Ibrahimovic, in particolare la prima versione di Zlatan: anche se forse Zirkzee ha meno potenza, ma la può acquisire ed un calcio un pochino più raffinato e sofisticato di quello dello svedese. Comunque, io fossi in lui andrei in Premier e non alla Juventus o al Milan".
In base alla lotta salvezza, nella quale al momento c'è grande equilibrio. Ieri mattina il Presidente Stirpe ha lanciato un messaggio alla piazza, dicendo di mantenere la calma, perchè bisognerà rimanere in scia, per poi decidere il tutto nelle ultime 2 o 3 giornate. Condivide questo pensiero o crede che presto potrebbe rompersi questo equilibrio di squadre e che dunque i punti bisognerà farli subito?
"Il Frosinone tra le squadre tra le sette che stanno lottando per non entrare nei due posti che mancano per retrocedere è quella che gioca meglio e che ho visto giocare meglio in casa. I giallazzurri hanno il gusto di giocare al calcio, evidentemente non ha tutta la qualità che hanno altre formazioni. E' la squadra che fa giocare il maggior numero di under 23, quindi evidentemente c'è una mancanza di esperienza e questo conta. Il problema del Frosinone quindi, è soprattutto legato al fattore di esperienza: esperienza vuol dire che in certi momenti devi saperti difendere e non saper solo attaccare. I ciociari sono una squadra che attacca con molti uomini, hanno qualità ed hanno trovato in Matias Soulè un'ottima carta. Ci sono poi diverse situazioni interessanti nei canarini. Però quello che dice Stirpe è corretto. Oggi come oggi non si devono perdere punti nelle prossime 5 partite e fare poi un finalone, di quelli veramente da salvezza. Credo che le condizioni per la salvezza frusinate obiettivamente ci siano tutte. Però sette squadre per due posti, vuol dire che ottenerla sarà dura. Per esempio, il Lecce stesso fuori casa fa malissimo, in casa invece è una brutta bestia. Si vede che probabilmente anche la presenza del pubblico da questo punto di vista aiuta".