Begic e Ambrosino dietro le punte: il Frosinone cambia e vince
Finalmente arriva la prima vittoria dell'era Greco. Il Frosinone blinda il Benito Stirpe e porta a casa 3 punti contro la quarta della classe, il Cesena. Partita che inizia in sordina per i Giallazzurri, infatti, sono gli emiliani a partire forte e a tenere il pallino del gioco, ma al 30esimo il Frosinone passa in vantaggio. Il gol di un attaccante che non arrivava da ormai troppo tempo, Giuseppe Ambrosino, che, assistito da Canotto, apre il piattone destro e la mette all'angolino opposto.
Segna poi anche Canotto, nell'inedito ruolo di falso nueve, e chiude i conti capitan Marchizza su calcio di rigore. 3 gol tutti in una partita, una squadra offensiva, tosta, compatta e spietata che si prende la vittoria con forza e convinzione. Ma cosa aspettava? Due indizi non fanno una prova, ne servono tre (speriamo), ma con 3 attaccanti dall'inizio i Canarini hanno ottenuto le uniche due vittorie del campionato. Sarà quindi merito del cambio modulo? Non lo sappiamo ma il 3-4-3 di Greco ha funzionato.
3-4-3 con un reparto avanzato composto da Ambrosino e Begic dietro Canotto. Prima da titolare per il giocatore sloveno ex Parma che rispetto ad Ambrosino fa una partita di sostanza più che di apparenza. Un lavoro sporco che non si nota ma sicuramente preciso ed efficace. 63 minuti giocati per il numero 11 che ha l'83% di precisione nelle giocate, quando prova a dribblare, riesce, e vince 4 duelli su 7. Una partita sufficiente che però non emoziona.
Del tutto diversa la partita di Ambrosino che porta in vantaggio la squadra di casa al primo tiro in porta. Gioca 74 minuti, corre, lotta e è sempre appostato davanti per ricevere e ripartire. Purtroppo, una delle volte che aiuta in fase difensiva, uno sfortunato tocco di mano concede il rigore al Cesena, poi trasformato da Shpendi. Ma solo chi non fa non sbaglia. La partita di Ambrosino è da considerarsi più che sufficiente, anzi, il Frosinone ottiene un risultato vitale contro una squadra in una forma strepitosa. Prende gol dal capocannoniere del campionato solo su rigore, e il secondo su una ribattuta sfortunata di una punizione quando già conduceva 3-1. Una partita sofferta ma finalmente si intravede la luce in fondo al tunnel e forse è anche merito del cambio modulo.