Giuseppe Pancaro a 'Sotto al Sette – l’ora del Leone': "La versatilità di interpretare più piani gara è un vantaggio per il Frosinone"

26.09.2023 20:37 di  Francesco Cenci   vedi letture
Giuseppe Pancaro a 'Sotto al Sette – l’ora del Leone': "La versatilità di interpretare più piani gara è un vantaggio per il Frosinone"

 Giuseppe Pancaro, ex calciatore di Lazio e Milan, è intervenuto al programma radiofonico “Sotto al Sette – l’ora del Leone”, trasmissione di approfondimento sul Frosinone Calcio, che va in onda su Radio Day condotta da Stefano Martini e Roberto De Luca. Queste le sue parole sul grande inizio di stagione del Frosinone di Eusebio Di Francesco nel massimo campionato italiano.

"La parola giusta per descrivere l'inizio di stagione del Frosinone di Eusebio Di Francesco, secondo me è positività. Una positività che si respira in tutto l'ambiente di Frosinone. Ciociari che partono da una società serissima, con un presidente Stirpe  che è un signore, un Direttore Sportivo come Guido Angelozzi che è di vecchio stampo, ed ha fatto secondo me un lavoro straordinario. Si respira poi un grande entusiasmo in tutta la tifoseria giallazzurra. L'aspetto da evidenziare quindi, è proprio questa positività ed entusiasmo, che sono portati anche dai punti fatti finora in questo avvio di stagione. Frosinone che deve essere consapevole che questo sarà un campionato lungo e difficile. Non bisogna quindi fare voli pindarici, ma pensare che questo punti fatti finora sono sicuramente del buon fieno in cascina per cercare di raggiungere il prima possibile una salvezza, che sarebbe secondo me un traguardo bellissimo per tutta la città di Frosinone".

Sappiamo che non più tardi di qualche settimana fa, lei è stato ospite dell'allenamento del Frosinone. Che tipo di Frosinone ha visto in allenamento, da quale principi tattici di mister Di Francesco è stato sorpreso. C'è qualche elemento della rosa giallazzurra che l'ha sorpresa maggiormente?

"Non sono stupito dal lavoro che sta svolgendo mister Di Francesco, perchè lo conosco bene. E' innanzitutto una persona straordinaria e perbene, sono molto contento per quello che sta facendo, perchè ha magari attraversato esperienze non positive in passato. Ora però si sta rifacendo, è una persona che merita di raggiungere risultati positivi. Quello che ho visto finora mettere in pratica dal Frosinone è un calcio propositivo. Giallazzurri che hanno fino ad adesso dimostrato di volersi giocare le partite, sia in fase di non possesso del pallone, dove sono molto aggressivi per cercare di andare a rubare subito il pallone che in quella di possesso, dove si prova sempre a gestire la sfera. Per quanto concerne i giocatori presenti in rosa, ce ne sono diversi interessanti. Mi ha colpito molto a livello caratteriale il portiere Stefano Turati. Ha una grande mentalità nell'affrontare l'allenamento, che poi si è visto che riporta anche durante le partite. Mi è piaciuto moltissimo anche Barrenechea, ed anche Soulè. Ma devo dire che ci sono diversi giovani di prospettiva nel Frosinone".

Con La Salernitana, il Frosinone ha dimostrato che nei momenti di bisogno, sa stare anche con il baricentro più basso, per poi affidarsi ad una ricerca della verticalità più diretta. Questa versatilità quanto sarà importante, rispetto agli obiettivi stagionali che dovrà perseguire il Frosinone?

"Per una squadra che si deve salvare come il Frosinone, è fondamentale avere più piani all'interno delle gare. Non si può interpretare la partita in un solo modo nel calcio di oggi, perchè ogni sfida ha una sua storia ed ogni avversario va affrontato per quelle che sono le caratteristiche della squadra che si sta affrontando e rispetto al momento che si sta attraversando. Quindi, questa versatilità del poter interpretare più piani gara, è sicuramente un vantaggio per il Frosinone".

Andando più ad ampio raggio su questo campionato, lei è stato un grande ex calciatore di Lazio e Milan che hanno avuto due avvii di stagione un pò diversi: è partito meglio il Milan della Lazio. Come stai vedendo i momenti di forma delle due tue ex squadre?

"Il Milan l'ho visto finora molto bene. Fino al derby i rossoneri erano una squadra che, insieme all'Inter, mi aveva colpito più di tutte. E' chiaro poi che un derby perso in quel modo la scia qualche strascico, però alla fine, io penso che nonostante la cessione di Tonali, sulla quale inizialmente ero scettico, la società ha saputo poi reinvestire bene i soldi che ha incassato. Milan che ha preso giocatori forti, di esperienza e grande caratura internazionale. Prevedo un futuro roseo per i rossoneri, premesso che la sconfitta contro l'Inter non lasci scorie. La Lazio sta facendo invece un pò più fatica. Nessuno onestamente si sarebbe aspettato un avvio così dei biancocelesti, visto che sono reduci da un progetto tecnico-tattico che va avanti ormai da più anni. E' il terzo anno che Sarri siede sulla panchina della Lazio. Si sarebbe si potuto preventivare un piccolo contraccolpo per la cessione di Milinkovic Savic, però la sensazione è quella che la squadra abbia smarrito tutte le certezze. C'è sicuramente da lavorare per ritrovare quei meccanismi, certezze ed equilibrio che la Lazio ha fatto vedere, soprattutto nella seconda parte della scorsa stagione".

Anche il Lecce sta sorprendendo tantissimo in questo avvio, oltre al Frosinone. E' casuale, secondo te, che dietro queste squadre ci sia poi la regia di due ds di "vecchia scuola" che sanno individuare i talenti attraverso lo scouting, come fanno Angelozzi e Corvino?

"Penso che non sia casuale. Credo che sia Angelozzi che Corvino sono due Ds di livello importantissimo. Lo hanno confermato entrambi nel corso delle loro carriere e questi risultati sono figli anche della loro bravura dello scegliere sia giocatori pronti che di prospettiva e talento. Buona parte del merito di questo buon avvio di campionato, da parte di Frosinone e Lecce è anche il loro".

Vi siete detti qualcosa di particolare con Totti l'altro giorno, durante l'allenamento del Frosinone?

"E' stato un piacere rivederci. Con Totti ci siamo sfidati tante volte nei derby, oltre ad aver giocato insieme in Nazionale. Ci siamo dtti che il nostro habitat naturale è quello di stare su un campo di calcio, ed abbiamo apprezzato la fortuna dei calciatori e di un allenatore di poter vivere una giornata di calcio, che sia giocare per una squadra oppure allenarla..."

"Sotto al Sette" - L'Ora del Leone (26 settembre 2023)

Sotto al Sette" - l'Ora del Leone "Sotto al Sette - l'ora del Leone". In studio Stefano Martini e Roberto De Luca. Una produzione: RadioDay 2023

Pubblicato da Tuttofrosinone.com su Martedì 26 settembre 2023

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