Sala stampa - Greco: "C'è sostanza, ma dobbiamo salvarci. Tanti giovani? Non guardo la carta di identità"
A margine del pari a rete bianche tra Catanzaro e Frosinone ha parlato nella sala stampa dello stadio Ceravolo il tecnico dei giallazzurri Leandro Greco. Queste le sue parole
Tre pareggi in tre partite, nonostante tre prestazioni diverse. Come nasce questo pari? Le manca qualcosa da questa serata?
"Sono state tre partite completamente diverse. Oggi la squadra mi è piaciuta veramente tanto, dal punto di vista della personalità. Loro sono la squadra tra più in forma del campionato, fanno correre tanto gli avversari e hanno qualità di gioco e giocatori importanti. Abbiamo accettato il duello uomo contro uomo, avendo le occasioni migliori sia nel primo tempo che nel finale. Hanno tenuto il pallino del gioco, ma non ci hanno creato grossi problemi. Abbiamo giocato con un centrocampo giovanissimo, e per noi questa è assolutamente una risorsa. Oggi ci manca qualcosa in termini di punti."
L'infortunio di Cichero riempie l'infermeria alla voce "attaccanti" e ci pone in un'ulteriore situazione di difficoltà. Oggi tante occasioni, ma non riusciamo a fare gol. La salvezza dista 4 punti ad oggi, quello dei gol può essere un fattore di pressione per il gruppo?
"L'ho detto alla squadra, al momento non dobbiamo guardare la classifica. Sappiamo che al momento è così, ma il campionato è molto lungo se facciamo queste prestazioni. C'è sostanza, nel tempo arriveranno i risultati. Al contrario, rimanendo non corretti dal punto di vista dell'atteggiamento e comportamentale, il campionato diventa corto e hai poche chance di salvarti. E' iniziato un percorso diverso, nonostante abbiamo lavorato solo una settimana con i ragazzi prima del turno infrasettimanale. Sono stati TOP sotto questo punto di vista, con grandi valori. Chiunque ha giocato oggi si è fatto trovare pronto."
Una sua considerazione su Sene. "E' un giovane che abbiamo a disposizione, voglio tenere tutti dentro perchè in questo momento abbiamo bisogno di tutti. C'è tanto lavoro da fare in poco tempo, poi incide tanto l'ambizione personale di questi ragazzi, che sopperisce alla mancanza di lavoro su cui dovrò io stesso entrare in maniera più profonda. Ragazzi come lui, ma anche Barcella e Vural, hanno grandissime potenzialità e ci sono comodi."
In vista della prossima? Vuole anticipare qualcosa sulla formazione? "Sono tutte importanti, come lo era quella di oggi e lo sarà quella successiva. È sbagliato pensare che sia una finale che dobbiamo vincere a tutti i costi. Sappiamo il percorso da compiere e sappiamo quali sono le difficoltà, che stiamo cercando di superare. Ci dobbiamo salvare, quando lo faremo è da vedere. Questo lo deve percepire tutto l'ambiente, la realtà è questa e la partita contro il Palermo non modificherà il nostro lavoro."
Tornando sui tre centrocampisti, la somma delle loro età è 56 anni. Una scelta coraggiosa? Mancava quell'esperienza arrivata con le sostituzioni di Garritano e Darboe? "Dovevamo capire quando inserire questi ragazzi, se farlo prima o dopo. È stata una valutazione che abbiamo fatto, immaginavo che dopo sarebbe potuta essere una partita più adatta a gente di esperienza, che avrebbe capito i momenti di pressione e difficoltà, quindi ho preferito buttarli dentro subito. Hanno grandi qualità e potenzialità, è un centrocampo di cui sentirete parlare ad ottimi livelli se sapranno lavorare nel tempo con umiltà. Ho preferito poi mettere dentro gente con più "vissuto" nel secondo tempo, anche se Luca (Garritano, ndr) aveva giocato a Bolzano, mentre su Darboe ho fatto altri tipi di valutazioni."
"All'estero sono già vecchi" - ha concluso il mister tornando ancora sui tanti giovani in campo - "ci sono ragazzi che hanno qualità e per me è stato molto semplice. Abbiamo bisogno di gente che ha energia ed entusiasmo. Non guardo la carta di identità, ma ciò che trasmettono alla squadra."