CATANZARO-FROSINONE, il voto a Sozza: l'analisi sul giallo a Brighenti e tutte le altre decisioni arbitrali
Terzo pari consecutivo per mister Greco, che da quando ha sostituito Vivarini alla guida della prima squadra ha totalizzato esattamente tre punti, ritrovando anche una certa solidità difensiva. La gara contro il Catanzaro, è stata caratterizzata da diverse occasioni non sfruttate, che avrebbero potuto portare ad un epilogo, e un bottino, diversi, ma non mancano anche alcune scelte arbitrali da rivedere.
Doverosa l'analisi immediata dell'episodio più discusso della giornata: il giallo a Brighenti al 74', dopo l'entrata su Darboe. Ripercorriamo prima l'azione: rimessa con le mani affidata a Bracaglia, che trova Kvernadze. Sul pallone per Darboe, si avventura anche il difensore del Catanzaro, che entra in scivolata tenendo la gamba destra alta, ma colpisce pienamente con i tacchetti il polpaccio destro dell'ex Roma. Immediate le giustificazioni di Brighenti nei confronti del direttore di gara, così come le proteste veementi di Canotto e di parte della panchina giallazzurra, che invece avrebbe voluto una sanzione più severa. Come di consueto, ci affidiamo al "Regolamento del Giuoco del Calcio" per dirimere ogni dubbio. Ricordando sempre che un intervento "imprudente" viene sanzionato con il giallo, e che solo a seguito di un tackle effettuato con "vigoria sproporzionata" viene mostrato il cartellino rosso, riportiamo la definizione di "vigoria sproporzionata", che si verifica quando "il calciatore eccede nell’uso della forza necessaria e/o mette in pericolo l’incolumità di un avversario".
L'intervento di Brighenti, con gamba alta e tacchetti in pieno sul polpaccio di Darboe, appena sotto il ginocchio, mette evidentemente in pericolo l'incolumità dell'avversario, pur ipotizzando la non volontarietà di un'entrata così dura nei confronti dell'avversario. Trattandosi di eventuale espulsione diretta, sarebbe stato possibile anche l'intervento del VAR, con cui l'arbitro di Seregno avrà certamente comunicato. Il direttore di gara, con ogni probabilità, deve aver interpretato come "inevitabile" il contatto tra Brighenti e Darboe visto il tentativo del difensore di recuperare il pallone prima dell'avversario. La gamba di Brighenti scende, non rimane alta come in origine, ma non a sufficienza per evitare il polpaccio di Darboe. Pur comprendendo la logica dietro la decisione di Sozza, l'intervento di Brighenti rimane, a nostro giudizio, comunque troppo pericoloso per non comportare un cartellino rosso, anche vista la dinamica dell'azione.
Non entriamo nel merito delle sanzioni comminate verso alcuni tesserati in panchina, non conoscendo effettivamente cosa si siano detti con il resto della squadra arbitrale, mentre appaiono corrette le ammonizioni di Iemmello, che strattona vistosamente la maglia di Monterisi, e di Darboe, che ferma con uno sgambetto l'azione di D'Alessandro. Sempre Iemmello, però, poteva essere sanzionato già nel primo tempo, quando al 35' ha trattenuto la maglia di Kvernadze, e in generale il metro di giudizio utilizzato durante la prima frazione di gioco è sembrato essere meno severo rispetto a quello applicato nel secondo tempo.
Nel complesso, la direzione della gara non risulta gravemente insufficiente, ma pesa la valutazione sull'espulsione nel giudizio complessivo nei confronti del direttore di gara.
Voto a Sozza: 5.5