Sala stampa, parlano Semplici e Accardi. Confermato il tecnico blucerchiato

29.03.2025 19:02 di  Stefano Martini   vedi letture
Fonte: Piras / Tuttomercatoweb
Sala stampa, parlano Semplici e Accardi. Confermato il tecnico blucerchiato
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© foto di Federico Serra

Al termine di di Sampdoria-Frosinone ha parlato nella sala stampa dello stadio Luigi Ferraris di Genova il tecnico dei doriani Leonardo Semplici e il direttore sportivo Pietro Accardi. Di seguito le  parole:

 LEONARDO SEMPLICI:

"Abbiamo fatto una prestazione che dire brutta è poco. Abbiamo fatto tanto errori La prima cosa da dire è chiedere scusa alla nostra gente perché non se le meritano. Oggi abbuiamo visto una squadra in difficoltà, bisogna investire questo trend. Ne siamo consapevoli perché perdere una partita del genere davanti al nostro pubblico dispiace ed era giusto alla fine prenderci i fischi e le responsabilità"

Non si è visto il blocco squadra oggi.

"Oggi non c'è stato niente. Né in una fase né nell'altra. Passaggi facili sbagliati, passaggi regalati, non abbiamo fatto niente che fino ad oggi abbiamo provato. Oggi vedere una squadra così mi sono vergognato. Una prestazione così non me l'aspettavo. E penso che giocare così male penso possa capitare una sola volta nella vita. Giocare qua è una cosa straordinari e se hai la pressione è perché ti considerano un buon giocatore, un buon allenatore e una buona società. E se questo non piace, bisogna cambiare mestiere. La testa di ognuno non sempre reperisce le problematiche ma abbiamo i mezzi di arrivare all'obiettivo".

La squadra è col mister, non abbiamo motivo di dubitarlo, il mister ha chiesto una prova da uomini, i tifosi dicono che non si comportano da uomini. I giocatori non ha dato la risposta del mister che ha chiesto. C'è un cortocircuito.

"Quando perdi non seguono l'allenatore e quindi vinci lo segui? Noi siamo convinti di saperlo che la squadra si sta allenando in un certa maniera ma non ci siamo riusciti. Noi siamo convinti di salvare la Sampdoria, siamo qui a metterci la faccia e prenderci le nostre responsabilità".

 PIETRO ACCARDI:

"Sono qui oggi a metterci la faccia come spesso faccio nei momenti difficili. Questo credo che questo sia un momento difficile per noi dove probabilmente abbiamo toccato il fondo. Personalmente oggi provo vergogna per quello che abbiamo fatto perché le responsabilità sono sempre di tutti: me in primis, allenatore e calciatori. Mi unisco alle parole del mister chiedendo scusa ai nostri tifosi che non si meritano partite come queste. Oggi abbiamo sbagliato tutto. Oggi la Sampdoria non è scesa in campo".

Cosa non ha funzionato oggi?

"Parlo di oggi. Da quando è arrivato Semplici abbiamo avuto una media punti bassa ma le prestazioni la squadra le ha sempre fatte. L'atteggiamento l'ha sempre avuto a parte il primo tempo di Reggio Emilia e oggi. Questo è il dato oggettivo di oggi. Oggi abbiamo sbagliato tutto ma perché la squadra è arrivata sentendo troppo la partita ed è normale che più passa il tempo e la pressione aumenterà e dobbiamo conviverci. Abbiamo un obbligo: salvare la Sampdoria. E' inutile fare altri discorsi. Abbiamo la qualità per farlo? Sì. Abbiamo la forza per farlo? Sì".

Qual è la ragione che vi ha indotto a continuare con la gestione Semplici? Perché oggi si è visto un encefalogramma piatto.

"Oggi sì. Non prima di oggi. Abbiamo deciso di continuare con il mister perché non lo reputiamo l'unico responsabile della sconfitta di oggi. Abbiamo preso dei calciatori che conoscono molto bene la categoria e, vivendo il quotidiano, vediamo che la squadra segue il mister. Nel momento in cui ci sono dei cambi, si va sempre ad analizzare quello che non sta funzionando. Oggi l'allenatore ha la squadra in mano nonostante la brutta figura che abbiamo fatto questa sera".

La Sampdoria è terzultima in classifica, non è mai stata in Serie C. E mi dici che le cose vanno bene? Anche tu stai fallendo questa stagione.

"Io non ho detto che si sta facendo bene. Mi è stata fatta una domanda sulla motivazione per cui tutti noi abbiamo deciso di continuare con il mister. E io ho dato una risposta. La risposta è che la squadra segue l'allenatore. Oggi non stanno arrivando i risultati. E' normale che più si va avanti, la pressione aumenta e si deve portare a casa il risultato. Quello che tu mi stai dicendo lo so benissimo. Lo sappiamo tutti che la Sampdoria è tra le 10 squadre che non è mai retrocessa in Serie C. Che la Sampdoria è partita per fare un tipo di campionato e oggi ne sta facendo un altro. Lo sappiamo tutti. Ma combattiamo. Ma continuiamo a crederci. Perché oggi non siamo retrocessi. Il campionato non è finito oggi. E quindi da parte di tutti noi c'è, come ho detto all'inizio, l'obbligo di salvare la Sampdoria. Poi a fine campionato faremo il bilancio di questa annata. Ma non è il momento. E' il momento di continuare a lottare ma non come abbiamo fatto questa sera. Oggi abbiamo bisogno di uomini".