RIVIVI IL LIVE TF Conferenza stampa presidente Maurizio Stirpe: "Squadra in ritiro, Vivarini esonerata"

22.10.2024 10:46 di  Stefano Martini   vedi letture
Fonte: Inviato dal Benito Stirpe
RIVIVI IL LIVE TF Conferenza stampa presidente Maurizio Stirpe: "Squadra in ritiro, Vivarini esonerata"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Buongiorno amici e lettori di Tuttofrosinone.com, questa mattina dalla sala stampa del nostro stadio, il Benito Stirpe, seguiremo passo passo la conferenza del presidente Maurizio Stirpe e ve la racconteremo live proprio qui. Nel momento più difficile dei Giallazzurri il patron ha deciso di presentarsi ai microfoni della stampa per cercare di fare il punto sul difficile inizio in casa Frosinone.

Restate con noi e seguite live la conferenza.

Ore 10:45 Tra poco inizia la conferenza, nel frattempo squadra in ritiro (leggi qui )

Ore 10:57 in arrivo il presidente Stirpe. Tra poco inizia la conferenza

Ore 11:00 entra il presidente e inizia la conferenza.

Stirpe: "E' la terza volta in pochi mesi che ci ritroviamo, sinceramente avrei fatto a meno della prima e di quella di oggi ma il calcio come la vita spesso ti pone davanti a difficoltà da affrontare e superare. Bisogna dare una risposta alle tante domande che la gente si fa e che ci facciamo anche noi. Dobbiamo risolvere delle problematiche ma voglio ripartire da quello detto lo scorso 24 giugno perché in tanti se lo dimenticano. Nessuno ha mai i parlato di obiettivi di ritorno in Serie A o di campionati che dovevano fare sfracelli, l'obiettivo ricordo bene era quello di ripartire con entusiasmo senza fare disastri. Coerentemente a questo obiettivo ci siamo mossi e vi spiego il perché. Siamo partiti da un allenatore che aveva fatto bene negli ultimi tre anni, lo abbiamo strappato alla concorrenza e lo volevano anche in Serie A. Se in tanti lo volevano non possiamo pensare che non sia un buon allenatore. 

Se ricordate bene quel giorno dissi anche che dopo la retrocessione parlai con i calciatori per ringraziarli della stagione conclusa e che Frosinone non era una prigione e che chi voleva andare via poteva farlo e questo è avvenuto. Chi voleva andare via è andato via, chi è voluto rimanere è stato qui. Poi ci sono state altre situazioni in cui c'era la domanda ma non l'offerta. Ci sono dei tempi e delle scelte da realizzare in determinati modi. Le scelte si fanno a prescindere da un equilibrio economico finanziario. Non si possono prendere prima dei calciatori se non si sa se ne hai venduti altri o meno. Io a 66 anni non agisco senza irrazionalità. Il mercato è stato dettato anche dalle scelte di altri perché ci sono stati momenti in cui calciatori sono andati via subito, altri in cui ci sono voluti 40 giorni per andare via o trattative saltate. Non è questo un clima favorevole nel quale si può operare. Mercato condizionato dalle uscite ma abbiamo provato a portare avanti il progetto espresso lo scorso 24 giugno. Con uno zoccolo duro al quale abbiamo aggiunto dei calciatori, alcuni in prestito alcuni a titolo definitivo. Il costo del personale di questa squadra è superiore del 15% rispetto alla squadra che ha vinto il campionato nel 2023. Non abbiamo lesinato risorse ma ricordate che finché sarò qui il bilancio non potrà mai essere in perdita. Il giorno in cui cederò il testimone la società dovrà essere in grado di camminare con le sue gambe.

Detto questo le cose non sono andate come ci auspicavamo e come ci aspettavamo. Non si è creata l'alchimia giusta tra tecnico e squadra. Non so darmi risposta a tante cose ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Un percorso da ricostruire, voi parlate di scossa, a me piace dire rigenerandolo con un'assunzione di responsabilità da parte di tutti a partire dalla squadra. Spesso ho visto sul banco degli imputati l'allenatore e poche volte la squadra. Mi spiego, abbiamo calciatori che sono con noi da anni e ad oggi sono irriconoscibili e per me devono assumersi le loro responsabilità perché sono rimasti qui per scelta. Ci sono stati dei calciatori che sono arrivati qui e che siccome vengono convocati in Nazionale pensano che il loro compito sia finito quando invece sono qui per dare un contributo alla causa. Il loro contributo deve essere la condizione necessaria per affermarsi dal punto di vista professionale. Sono qui per dare un contributo non perchè vengono convocati in Nazionale. Attraverso le prestazioni devono conquistare le convocazioni. Poi ci sono stati gli infortuni che secondo me ci hanno condizionato pesantemente perché hanno riguardato tutti calciatori importanti nei loro ruoli. Partipilo lo perderemo per un paio di mesi perché da quanto so ha rimediato la frattura del piede. Molti calciatori del gruppo storico l'anno scorso hanno avuto anche infortuni lunghi e alcuni non hanno ancora terminato la riabilitazione. Ciò non toglie al di là di queste scusanti che possiamo avere ci sono responsabilità anche da parte del tecnico.

Per me certi atteggiamenti e comportamenti da parte dei calciatori che in un momento tranquillo potrebbero essere gestiti, ora invece diventano problematici. Se guardiamo le gare con Sampdoria, Spezia e Modena meritavamo di vincere ma non raccogliamo ciò che meritiamo, in più con infortuni e altre situazioni chi ci va di mezzo è il tecnico. 

La società ha deciso di assumere due provvedimenti: squadra in ritiro già da questa mattina a Castel di Sangro fino a tempo indeterminato. Vedremo settimana prossima cosa fare avendo settimana prossima una doppia trasferta. Si resterà in ritiro fino a che non mi dimostrerà di avere, entusiasmo, energia, cattiveria agonistica e sarà connessa con gli obiettivi della società. Ci sarà un regolamento con uso parsimonioso del cellulare. Questa mattina alle 7:30 abbiamo deciso di sollevare il tecnico Vivarini. Non siamo felici di questa scelta ma vogliamo togliere a tutti gli alibi. La squadra la prenderà Greco e il suo staff e non provvisoriamente. In estate era stato assunto per fare un percorso e crediamo che sia  all'altezza di questo fare questo percorso in prima squadra già adesso. Non possiamo fare la presentazione in questo momento, la faremo prima della gara col  Pisa.

A giugno avevo chiesto cinque cose alla piazza che non si sono realizzate: pazienza ma questo ambiente non la avuta perché già dalla Coppa Italia la squadra è dovuta andare sotto la curva a giustificarsi.

Avevo chiesto fiducia e ce la siamo meritata in 23 anni. Ricordiamoci sempre dove è stato preso questo Frosinone e dove è arrivato e come viene considerato adesso. La fiducia io non l'ho vista da parte dell'ambiente.

Avevamo chiesto la coesione e non c'è. L'unica cosa che ho trovato in questo periodo è il trovare il capro espiatorio. La storia degli ultimi anni dice che senza coesione sono arrivati disastri.

Avevo chiesto umiltà perché voglio ricordare che negli ultimi 10 anni siamo andati tre volte in A ma non ci spetta di diritto. La Serie B è già una dimensione grande per il Frosinone. Non bisogna dimenticare quale sia la giusta dimensione. Ripartire da una retrocessione non è semplice

Poi avevo chiesto la determinazione nel fare le cose.  La determinazione significa che ad un certo punto c'è un obiettivo, ci sono degli strumenti, ci sono le difficoltà e tutto va affrontato per gradi ma con energia positiva. A distruggere non ci vuole nulla mentre ci vogliono tanti anni per costruire.

Delle cinque cose che avevo chiesto e che ho elencato non se ne è verificata nessuna. Uno dei motivi per cui oggi siamo qui è per queste ragioni. Come la società si assume le proprie responsabilità, io credo che tutti si debbano fare un esame di coscienza anche stampa e pubblico. Se tutti remano dalla stessa parte i risultati si ottengono. Se uno rema in un'altra direzione il risultato non arriva. Se più di uno rema contro arrivano disastri. Non verrò più a parlare fino a fine anno, qualsiasi cosa accade. Io oggi non sono felice di nulla e di nessuno"

Domande dei cronisti.

Squadra piena di infortunati. A gennaio si interverrà per colmare  le lacune?

"Se oggi noi possiamo mettere in campo una formazione con le coppie in ogni ruolo, anche il centravanti perché Cichero può giocare tranquillamente in B. Se ci possiamo permettere questo, è un lusso, è perché abbiamo costruito bene la rosa. Sono sicuro che possiamo svolgere un ruolo importante con questa rosa. Ci auguriamo comunque entro la fine dell'anno di recuperare gli infortunati e in tal caso dovremo fare poco nel mercato. Altrimenti non ci tireremo indietro. Kalaj? Dobbiamo valutare bene, ma abbiamo la possibilità di poterlo recuperarlo bene. Se possiamo recuperari tutti entro la fine del mercato perfettamente efficienti altrimenti se saremo scoperti in alcuni ruoli agiremo cosi come chi non avrà garantito il rendimento che ci aspettavamo andrà via. Da quando c'è Angelozzi abbiamo recuperato i disastri fatti in precedenza da me in primis. Il Frosinone dovrebbe fare un monumento ad Angelozzi perché se oggi siamo seguiti da tutta Italia come modello è grazie a lui"

Perchè Vivarini non è stato esonerato in precedenza?

"Vivarini è stato assunto per fare un progetto a lungo termine qui ed essendo un allenatore nuovo in un ambiente con le scorie della retrocessione aveva bisogno di tempo. Era giusto riflettere e fare il percorso.  Non è stato fortunato ed è stato tirato fuori in causa come parafulmine. Variare modulo infatti significa provare a trovare soluzioni e non che sia in confusione. Per me è sintomo di intelligenza il provare a cambiare le cose. Cosa fare sul mercato lo sa Angelozzi, poi sicuramente noi non lesineremo sforzi ma sempre all'interno dell'equilibrio finanziario."

Frosinone non è un pacco lasciare davanti la porta di nessuno. Finché saremo qui daremo tutto quello che abbiamo.

Se alla terza giornata Vivarini ha detto che la squadra è depressa lancia un messaggio...

"Dal punto di vista comunicativo è un aspetto che gli ho rimproverato tante volte. Essere eccessivamente sinceri e diretti a volte non paga. Ogni persona ha il suo carattere, non credo sia questo l'aspetto su cui soffermarsi. Se i risultati fossero stati buoni non saremo qui a contestare la situazione. Io dico che c'è modo e modo però di contestare. C'è quello giustizialista e poi c'è quello che analizza la situazione e si chiede come uscire da questa situazione."

Greco non è una scelta provvisoria ma avete sondato anche altri allenatori?

"No non abbiamo contattato nessuno. Siamo bersagliati da settimane da richieste che abbiamo rimandato cortesemente al mittente

C'è ancora la passione verso il calcio?

"La passione ha varie sfaccettature, all'inizio la vivi in un modo, poi in un altro. Arriverà il momento in cui si passerà la mano ma ci vuole qualcuno che chieda e che abbia la disponibilità e un progetto serio altrimenti poi ti ritorna in mano. Non ci sono richieste, c'è la leggenda dell'imprenditore canadese ma non è vero"

"Per me il primo responsabilità di questa situazione è la squadra perché non si esprime secondo le potenzialità mostrate negli anni passati e per le potenzialità che ha nel suo interno. Siamo la squadra col maggior numero di nazionali, non è possibile che il prodotto finale sia questo. Probabilmente non sono connessi con l'obiettivo per cui li farò connettere io. Ripeto ritiro a tempo indeterminato finché non vedo entusiasmo, energia, cattiveria agonistica e quello che i tifosi vogliono vedere. Ho parlato col capitano e due tre calciatori rappresentativi e che loro stessi a volte dovrebbero ricordare a chi è poco connesso col progetto Frosinone di darsi una regolata".

A chi sarà affidata la Primavera?

"Abbiamo esonerato alle 7:30 l'allenatore, non so ancora a chi affideremo la primavera. Vedrà Frara"

Crede che con Greco ci potrà essere una più facile connessione per portare giovani della primavera in prima squadra?

"Spero proprio di si, sarebbe coerente con i nostri obiettivi e finalità. Cichella avrebbe continuato a fare la primavera e invece Vivarini ha avuto il coraggio di portarlo in prima squadra ed è Nazionale u20. Cosi come Vural. Più giovani salgono in prima squadra più siamo contenti perché è questa la finalità  del nostro progetto"

ORE 11:48 Termina la conferenza stampa del presidente Maurizio Stirpe