, contro il Cosenza decisivo un subentrato su tutti...

E' la sofferenza una delle caratteristiche più importanti del DNA del Frosinone. Sofferenza patita nel primo tempo da parte dei padroni di casa, quando, al cospetto di un ottimo Cosenza che interpreta nel migliore dei modi la partita, i giallazzurri di mister Paolo Bianco capiscono fin da subito che sarà un sabato pomeriggio lungo e molto difficile.
I calabresi infatti, chiudono la prima frazione in vantaggio di un gol e con pieno merito. Micai e compagni si osno presentati allo "Stirpe" senza paura, con lo spirito giusto e senza remore.
Il Frosinone ha provato poi nella ripresa, a scrollarsi di dosso le paure che questo inaspettato risultato stava portando. Decisivi, in questo senso, anche gli ingressi dalla panchina.
Buono infatti l'apporto dato dal giovanissimo Kevin Barcella. Il numero 37 canarino entra bene in campo ma non riesce a scardinare l'ottima difesa dei rossoblù. Sfodera poi però l'assist decisivo nel finale per il gol di Pecorino. Nonostante il poco tempo che ha avuto a disposizione in questa gara, non è stato il migliore approccio in partita, da parte di Ambrosino. Il numero 10 ciociaro ha rilevato un ottimo Giorgi Kvernadze e il suo match non ha riservato particolari acuti nei venticinque minuti in campo.
Male invece e sottotono Filippo Distefano. Scelto a sorpresa dal primo minuto, l'attaccante non raccoglie la sua miglior prestazione non riuscendo a sfruttare gli spazi in area. No fa meglio Frank Tsadjout, che subentra al posto dell'ex Ternana. L'attaccante di proprietà della Cremonese ha una chance importante ma non la sfrutta: da lì, la sua gara non riesce mai a decollare.
L'asso vincente, che evita la prima sconfitta dell'era Paolo Bianco sulla panchina del Frosinone è Emanuele Pecorino. Entra come ultima arma a disposizione: è la scelta giusta, il suo colpo di testa evita la battuta d'arresto ai suoi nell'ultimo pallone giocabile.