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, l'ex Fabio Grosso alla GdS: "A Frosinone il filo conduttore società-allenatore ci ha portato in A"

17.08.2023 15:30 di  Francesco Cenci   vedi letture
Frosinone, l'ex Fabio Grosso alla GdS: "A Frosinone il filo conduttore società-allenatore ci ha portato in A"
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© foto di Insidefoto/Image Sport

Per il Frosinone è tempo di una nuova alba. I giallazzurri si preparano all'esordio di sabato prossimo allo stadio "Benito Stirpe", dove alle ore 18:30 saranno attesi i campioni d'Italia del Napoli, allenati dal nuovo mister Rudi Garcia. Si preannuncia uno Stirpe sold out, dove i supporters ciociari saranno pronti con il loro calore, a trascinare i canarini. Nel frattempo, l'ex trainer frusinate Fabio Grosso ha rotto il silenzio ed è tornato a parlare, in un'intervista concessa ali colleghi de "La Gazzetta dello Sport". Il campione del Mondo 2006 ha spiegato la sua scelta di lasciare il Club di Viale Olimpia, ed ha detto la sua opinione sul prossimo campionato cadetto, che è ormai pronto anch'esso ad iniziare.

Ho capito che la cosa migliore era aspettare. Sono stati due anni e mezzo con tanti cambiamenti ma un filo conduttore società-allenatore che ci ha portato in A.La continuità è determinante, puoi sempre aggiungere qualcosa. E in Serie B il Parma mi sembra avviato su questa strada, se trova lo spirito giusto. Ha giocatori forti, che già hanno fatto bene nella stagione scorsa. Se remano tutti dalla stessa parte la barca andrà in porto. La Sampdoria resta un club prestigioso, affascinante, ma parte da zero e comunque si sta strutturando bene. Il Genoa aveva una base molto solida lo scorso anno, che il Gila ha fatto finire in crescendo. Cremonese e Spezia sono favorite di diritto, chi scende dalla A ha una struttura diversa dalle altre, ma ha anche una delusione da smaltire. Si devono “mentalizzare” in fretta, però la qualità c’è.  Palermo e Parma le vedo in pole. Ora a Palermo c’è anche il centro sportivo e questo è determinante per costruire un percorso. I successi si costruiscono in una casa".

Sull'addio al calcio giocato di Gianluigi Buffon, che era l'unico Campione del Mondo 2006 rimasto ancora in attività: "Ci ha abbandonato anche Gigi... Abbiamo scherzato per anni su questa cosa, lui ha sempre avuto grande lucidità ed equilibrio, ha capito che era il momento giusto per lasciare".

Sul ritorno in panchina di un altro campione del Mondo 2006, Alessandro Nesta alla guida della Reggiana: "Sono contento che sia tornato in panchina. Lavora con un Direttore Sportivo come Roberto Goretti, che lui conosce molto bene: si tratta di un aiuto molto importante. La Reggiana è neopromossa, quindi non va caricata di aspettative, ma metterà in difficoltà tante squadre".