-Sassuolo, anche Marchizza tra gli ex. Ecco la storia del capitano giallazzurro
La gara contro il Sassuolo, oltre al prestigio per il valore e la storia delle due formazioni, è per molti dei ragazzi anche l'occasione per affrontare il loro recente passato. Abbiamo parlato a lungo degli intrecci di mercato che hanno visto protagonisti Moro, Mulattieri, Grosso, Angelozzi ma anche Boloca e Marchizza.
Il difensore romano, ufficializzato contestualmente alla cessione di Boloca agli emiliani, e ai trasferimenti in ciociaria di Turati e Harroui, si è subito imposto come uno dei leader in campo e nello spogliatoio. Poi, dopo un buon inizio di campionato, l'infortunio contro il Genoa a novembre, e il lungo stop forzato che lo ha costretto a chiudere anzitempo la stagione, nonostante le convocazioni nella parte finale del campionato. Archiviata la retrocessione in Serie B, è stato uno degli uomini chiave da cui ripartire, per fondare il nuovo gruppo pieno di promesse, a cui serve senza dubbio una guida esperta per maturare.
Rimasto a Frosinone nonostante l'offerta del Venezia, ha preferito onorare la promessa fatta con il presidente Stirpe, che lo aveva designato come futuro capitano della rosa. Angelozzi stesso, spiegando i retroscena della trattativa con i veneti, ha dichiarato che Riccardo "non ha mai chiesto di andare via", ringraziandolo anche a livello umano.
Ritrovata una eccellente condizione fisica, quest'anno per il classe '98 sono 17 le apparizioni totali, coronate dalle prime due reti della sua carriera nei professionisti contro Südtirol e Cesena. Tante però, le squadre in cui ha militato in passato l'attuale capitano del Frosinone. Cresciuto nelle giovanili della Roma, con cui ha vinto diversi titoli tra cui due campionati (Allievi e Primavera), una Coppa Italia e una Supercoppa Primavera, ha fatto anche il suo esordio in Europa League con Luciano Spalletti, nei minuti finali contro l'Astra Giurgiu.
Poi il trasferimento al Sassuolo e i tanti prestiti in cadetteria con le maglie di Avellino, Crotone e Spezia, con cui ha conquistato la promozione in massima serie (proprio a discapito del Frosinone battuto nella finale playoff, a cui non prenderà parte per infortunio). Affermatosi in Serie A con i liguri prima, e con Empoli e Sassuolo poi, si è dimostrato spesso un giocatore duttile e di sicura efficacia, nonostante il poco spazio trovato proprio con i neroverdi.
Per lui, nella stagione 22/23, appena 279 minuti giocati in 10 partite, che lo porteranno poi a sposare la causa giallazzurra nella stagione successiva, dove ritroverà anche il direttore Angelozzi.