Ilario Monterisi a Kick Off: "Nessuno è contento di stare ultimi in classifica. Noi tutti vogliamo uscire il prima possibile da questa situazione"
Ospite della trasmissione "Kick Off", andata in onda ieri sera su Extra Tv, il difensore del Frosinone Calcio Ilario Monterisi ha commentato così il momento che sta vivendo la squadra di mister Leandro Greco. Queste le sue parole:
Ilario, come state vivendo questo momento in casa Frosinone, soprattutto, qual è e quale era il vclima pochi minuti dopo la sconfitta di Cremona?
"Il momento che stavamo vivendo da quando è arrivato mister Leandro Greco era, ed è ancora oggi, un periodo un pò più positivo. Sicuramente la sconfitta contro la Cremonese non va ad incidere su questo aspetto, perchè ci stiamo allenando forte. Noto quotidianamente che ci spingiamo oltre i nostri limiti, perchè nessuno è contento di stare ultimi in classifica. Noi tutti vogliamo uscire il prima possibile da questa situazione. Io sono convinto e molto positivo sul fatto che ce la faremo. Non so dire quando, ma il prima possibile ce la faremo".
Ilario, la sensazione è che la volontà e l'impegno ci sono da parte della squadra. Mancano soltanto i punti da conquistare, oppure manca ancora qualcosa, secondo te, a questo Frosinone?
"Sicuramente, quelli che ci mancano in questo momento sono i punti, questa ad ora è la cosa più evidente. Abbiamo avuto un periodo, soprattutto all'inizio, dove si sono accumulati tanti infortunati. Soprattutto si sono verificati uno dietro l'altro. Questo però per noi non deve essere un alibi, perchè tutti i giocatori che adesso stanno andando in campo sono calciatori forti e che sicuramente stanno dando tutto loro stessi per dare una mano alla squadra. Certamente, quando torneranno tutti i miei compagni indisponibili tra qualche settimana, saranno un valore aggiunto che ci aiuterà per riprenderci il prima possibile".
Ilario, adesso domenica prossima allo "Stirpe" arriverà il Cesena, una squadra carica di entusiasmo in questo momento...
"Si, ora domenica prossima arriverà allo "Stirpe" il Cesena. Sicuramente in questa settimana prepareremo la partita nel migliore dei modi, sperando che i problemini fisici dei giocatori che si sono fermati durante la partita con la Cremonese non siano nulla di preoccupante, e che quindi, ci siano tutti per la prossima partita. Il Cesena è una squadra che è risalita quest'anno in Serie B dalla C ed è in piena fiducia. Sappiamo che non avranno nulla da perdere perchè finora stanno facendo veramente bene e sembra che gli vada fin qui tutto liscio. Noi speriamo di potergli interrompere questa striscia di risultati positivi che hanno, con l'obiettivo che ne possa iniziare una per noi per uscire da questa situazione. Anche l'ottenere una vittoria in casa ci darebbe una mano sia a noi, ai tifosi e all'ambiente Frosinone per stringerci tutti insieme e venir fuori in fretta da questa situazione. Una vittoria in casa sarebbe sicuramente una scintilla che farebbe scattare un qualcosa in tutti quanti noi".
Ilario vi siete posti un obiettivo di punti da raggiungere alla fine del girone di andata, mancano 5 partite al termine.
"Onestamente no perchè, secondo me, pensare a gruppi di sei o sette partite alla volta, non fa bene. Dobbiamo ragionare una gara alla volta. Non dobbiamo porci degli obiettivi nei mesi di gennaio o dicembre, perchè se poi questi non si raggiungessero, non succederebbe comunque nulla ed il campionato è ancora lungo. Dobbiamo quindi ragionare gara dopo gara. Noi, ovviamente, scendiamo in campo per vincere tutte le partite. Ci sono poi partite che non puoi vincere e che non devi perdere. Però adesso non ci dobbiamo porre un obiettivo di punti da raggiungere, ma continuare su questa strada che abbiamo intrapreso, perchè secondo me anche contro la Cremonese abbiamo fatto una buona partita. Ci è mancato il gol. Dovremo sì essere un pò più concreti negli ultimi 30 metri, però l'obiettivo è continuare su questo percorso intrapreso perchè stiamo lavorando bene".
Ilario, te con Grosso, quando sei arrivato a Frosinone, giocavi come terzino per lo più bloccato a destra. Poi, con Di Francesco invece, hai cominciato a giocare come difensore centrale. Ti senti ormai a tutti gli effetti calato nel nuovo ruolo di difensore centrale, oppure ti piacerebbe tornare a giocare un pò di più sulla fascia?
"Il mio percorso calcistico è sempre stato nel ruolo di difensore centrale. C'è stato un adattamento, soprattutto quando sono uscito dalla Primavera del Lecce e ho cominciato a giocare nel professionismo. Già quando ero ad Andria infatti, iniziai a giocare da terzino. Feci anche qualche partita da centrale difensivo, ma prevalentemente venni schierato come terzino. Poi quando sono arrivato a Frosinone, tre anni fa, mister Fabio Grosso mi vedeva meglio nel ruolo di terzino. Ho comunque le caratteristiche per interpretare questo ruolo e potrei tornare a farlo anche attualmente. Però possiamo dire che io mi sento più a mio agio come difensore centrale".
Ilario, nella prossima partita affronterete una squadra, in cui c'è un attaccante come Shpendi che già fatto 9 gol in questa stagione. Il Frosinone, fin qui complessivamente ne ha segnati 8, uno in meno rispetto a lui. Te, ogni settimana ti trovi a fronteggiare in allenamento anche l'attacco del Frosinone. Perchè questa formazione fa così tanta fatica a costruire qualcosa per arrivare a segnare?
"Questo non lo saprei dire. Magari a saper la soluzione, la adotteremmo subito. Non nego però che, durate la settimana la squadra crea molto bene, ed io che difendo riscontro anche delle difficoltà molte volte nel farlo durante gli allenamenti. Quindi questo fatto vuol dire che creiamo e l'inventiva ce l'abbiamo. Poi è chiaro che la domenica, durante le partite, ci sono anche gli avversari, la tensione e tanti altri fattori che possono subentrare. Quindi non è la stessa cosa. C'è da dire poi che in questo momento abbiamo anche tanti ragazzi giovani in squadra, che sono saliti dalla Primavera e che sono alle loro prime gare. Quindi molti giocatori si stanno anche adattando a capire come sono i difensori e le varie partite in Serie B. La B è un campionato molto tosto, nel quale ci sono pochi spazi. Quindi dovremo essere molto più concreti. Appena vediamo la porta, dovremo tirare, perchè potrebbe succedere sempre qualsiasi cosa..."
Avvertite una pressione maggiore per questa situazione di classifica in questo momento?
"Direi che pressione non sia il termine corretto da utilizzare. Penso che la situazione nella quale ci troviamo, ci debba tirare fuori un qualcosa da dentro ancora maggiore, perchè se adesso stiamo dando il 100%, vuol dire che questo non basta. Non è sufficiente, quindi dovremo dare il 200%. A me personalmente, questa situazione dà solo tanta energia perchè mi sono posto un obiettivo, che è quello in questo momento di salvarci il prima possibile. Non sento dunque una pressione, però non vedo l'ora di iniziare a vincere e fare risultati per uscircene quanto prima da questa situazione".
Vi sentite però più forti di questa classifica Ilario?
"Si, o meglio: non ci sentiamo più forti, ma siamo sicuri di non meritarci l'attuale classifica che abbiamo, che è un ragionamento diverso. Il sentirsi forti poi potrebbe essere un motivo di presunzione e poi la presunzione ti farebbe andare meno forte di quello che si dovrebbe. Dobbiamo quindi essere umili e capire, questo sicuramente lo abbiamo fatto, in che situazione ci troviamo e come dovremo uscirne. Il mister, così come tutta la società ci stanno dando la strada. E noi stiamo percorrendo questa strada tutti insieme. Sono veramente tanto positivo rispetto al fatto di venirne fuori il prima possibile".
Nella seconda giornata di campionato, dopo che il Frosinone aveva avuto la sfortuna di perdere in casa due punti contro la Sampdoria, i giallazzurri vanno a La Spezia e al minuto 84 stavano vincendo 0-1, ed erano padroni assoluti del campo. Spezia ancora imbattuto in questo campionato e attualmente secondo in classifica. Ilario, perdere quella partita in quel modo, nella tua testa ha lasciato qualcosa? Una squadra ad oggi imbattuta come lo Spezia, che voi avete dominato per 94 minuti...
"Sicuramente si. Ogni tanto mi ricordo quella partita perchè sicuramente non ho avuto nello Spezia la sensazione di una squadra che adesso è seconda in classifica. Per come giocammo bene noi quella gara, la prima in trasferta della stagione, secondo me la giocammo alla grandissima. Ancora non mi spiego come abbiamo fatto a perderla quella partita, perchè poi i loro gol sono nati da due dettagli. Dal nulla abbiamo prima pareggiato e poi perso quel match. Dopo quell'incontro, anche se perso, io ero convinto e avevo capito che eravamo una squadra forte. E' vero che eravamo solo alla seconda giornata di campionato, però fin lì, dal campo, lo Spezia non mi aveva dato l'impressione di essere una squadra forte. E' chiaro però, che non avendo ancora mai perso, la fiducia e la continuità danno una mano grossa".
Ilario, è quel gol siglato allo scadere di Frosinone-Genoa il momento più bello della tua avventura a Frosinone?
"Si, perchè oltre al periodo che stavo e che stavamo vivendo come squadra, è stato pazzesco ed il periodo migliore della mia vita. No scorderò mai quel gol segnato, con quella rincorsa fatta sotto la Curva Nord. Spero di rifare una corsa dl genere per una rete decisiva anche quest'ano. Sicuramente però, quella è stata la prima che ho fatto e che metterei prima anche del gol all'Atalanta, anche se quello fu il mio primo gol in Serie A. Ma, a livello di emozioni vissute, la rete segnata al Genoa la metto per prima. Segnare, al 95' è stata un'emozione pazzesca. Tra l'altro, neanche ricordo il motivo per cui mi trovassi lì in quel momento (ride, n.d.r). Però quello fu un momento veramente ma veramente bello".
Te eri tra i protagonisti del Frosinone anche lo scorso anno nella stagione di Serie A: c'è ancora nella vostra testa il rimpianto di quella serie a persa in quel modo, quella sera contro l'Udinese?
"Sicuramente all'inizio lo abbiamo avuto, non lo nego. Ora però non dobbiamo più pensarci, perchè farlo toglierebbe soltanto energie ed in questo momento non dobbiamo commettere questo errore. Bisogna mettere dentro le energie che abbiamo per questo campionato perchè se si pensa al modo e al minuto in cui si è retrocessi, non e usciamo più. E ripeto, non possiamo nè dobbiamo sprecare energie. No si può tornare indietro. E' stata un'esperienza bellissima che abbiamo fatto, ma ora dobbiamo pensare a questa stagione e non ad altro".
Come ti stai trovando a Frosinone? Sei stata un pò una scommessa vinta da parte del Direttore Angelozzi?
"Mi trovo abbastanza bene a Frosinone, perchè è un città si piccolina, però si sta bene e c'è tutto. Si, son o stato sicuramente una scommessa vinta da parete di Angelozzi, perchè il Direttore mi ha portato a Frosinone, dopo che avevo giocato soltanto 20 partite in C, prima di venire a Frosinone, pur essendo io stato un giocatore di proprietà del Lecce. Il primo anno sono stato una scommessa. E' vero che il primo anno giocai poco, ma il direttore mi ha ripreso perchè credo che vide quotidianamente come mi allenavo e facevo bene in allenamento, pur non giocando tanto. In quell'anno era anche per me difficile giocare per come andavamo bene in tutte le partite. Sono stato una sua scommessa. Ora non mi sento più di parlare di una scommessa, però spero di ripagare della fiducia riposta in me il Direttore e tutto quanto il Frosinone, che ha creduto in me".