Provedel ha fatto di tutto per cercare di innervosire Soulé: ecco i suoi gesti prima del rigore

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Ivan Provedel non è di certo nato ieri: lunga gavetta nei campionati italiani fino alle convocazioni in Nazionale e alle presenze in Champions League durante questa stagione (condite da un gol siglato di testa in attacco contro l'Atlético Madrid), dopo un secondo posto in Serie A conquistato sul campo. Ecco, dunque, che al 58' della sfida tra Lazio e Frosinone, il portiere biancoceleste ha tentato in tutti i modi di infastidire il rigorista avversario Matias Soulé: l'estremo difensore ha lasciato fino all'ultimo la porta sguarnita, bevendo in un primo momento dalla borraccia e poi continuando a perdere tempo colpendo il palo con due calcetti. In un secondo istante, Provedel si è recato in porta perdendo ulteriore tempo nel posizionarsi dietro la linea di porta. La strategia del lasciare la porta inizialmente sguarnita e poi recarsi all'ultimo fra i pali sta nell'ingannare il cervello dell'avversario, che prima percepisce lo specchio della porta grande e in seguito, con un uomo al centro, rimpicciolisce il suo campo visivo temendo che il tiro possa essere parato. Tutto ciò non è servito: bravo Soulé a spiazzare l'avversario, siglando il vantaggio giallazzurro.