, Cerofolini: "Vittoria che ci da una boccata d'ossigeno. Lucioni leader, testa alla Carrarese"

Ospite di Kick Off trasmissione andata in onda lunedi sera su Extra tv, Michele Cerofolini portiere del Frosinone ha parlato cosi del momento dei canarini
"La vittoria sul Mantova è stata una bella boccata d'ossigeno, dopo aver lavorato tanti mesi, aver lottato tanto e non aver mai vinto veramente poche volte, finire la partita e vincere e portare a casa tre punti è comunque una sensazione unica. Ci siamo goduti la vittoria fino a mezzanotte e poi abbiamo iniziato a lavorare già dal giorno dopo, perché c'è un altro sconto diretto, quindi già dobbiamo pensare a Carrara. Bastava questa vittoria per tornare a galla e cercare la salvezza diretta, perché con una vittoria sapevamo che saremmo riavvicinati, ci siamo avvicinati e possiamo fare tutto con quella posizione di classifica.
Noi siamo stati anche fragili in alcuni momenti della stagione, perché i risultati non venivano, la squadra è molto giovane e magari è impreparata a stare in queste parti della classifica con questo morale. Oltre anche a sentirmi un po' più responsabile degli altri, vesto con orgoglio questo ruolo, perché so che la squadra e i ragazzi hanno bisogno anche di una linea guida e sono molto contento dell'arrivo di Fabio Lucioni, che veramente ci sta dando una mano enorme sotto quel punto di vista che forse era anche una di quelle piccole cose invisibili che ci mancavano. Ora abbiamo alzato il livello pure sotto quel punto di vista".
Questa squadra ora deve trovare più continuità nei secondi tempi?
"Io dal secondo tempo di Salerno al secondo tempo del Mantova ho visto un grosso miglioramento, perché a Salerno come contro il Mantova stavamo vincendo e dovevamo difendere il risultato, e l'ho detto pure in conferenza, magari inconsciamente, non in maniera volontaria, però siccome la posta in palio è molto alta magari fai quel metro in meno in avanti e ti schiacci quel metro in più dietro, e quindi vuoi o non vuoi indietreggi per difendere il risultato. Lo abbiamo fatto contro la Salernitana forse troppo, perché le occasioni per loro alla fine sono state troppe, invece secondo me contro il Mantova, anche se abbiamo sofferto, abbiamo comunque disputato una partita un pochino più difensiva gli ultimi 20 minuti, ma alla fine non abbiamo concesso così tanto. Abbiamo incanalato la partita su cross laterali, ma dove loro non sono mai stati pericolosi, perché appunto non è il loro tipo di gioco, quindi comunque siamo stati bravi ad incanalare la partita con delle situazioni di gioco dove loro non sono abituati. Quindi sì, abbiamo un po' magari accusato nel secondo tempo, ma senza rischiare di troppo".
Cosa vi ha dato Bianco? Spensieratezza?
"Il mister è stato secondo me bravo a non caricarci di troppi schemi tattici, ma è stato molto bravo a liberarci la mente, a farci ripartire di nuovo, a fare un mini campionato di 12 partite dove l'aspetto mentale è tutto. Quindi ovviamente ci ha dato molti input tattici, quello chiaramente perché ovviamente quando un mister nuovo arriva mette la propria impronta, però è stato fondamentale sotto il punto di vista mentale, cioè ci ha sgombrato di tutte le scorie negative che avevamo e piano piano le ha sostituite con solo pensieri positivi e infatti abbiamo avuto risultati, perché comunque io penso che tutti e due i primi tempi, soprattutto 10-15 minuti di queste due partite, siano stati veramente di una squadra totalmente diversa, spensierata, che cerca di andare solo in avanti, senza pensare a cosa può succedere in maniera negativa".
Cosa non ha funzionato prima con Vincenzo Vivarini e con Leandro Greco?
"Non c'è un vero motivo, devo dire la verità, perché noi siamo un gruppo sano, di ragazzi per bene, di ragazzi a posto, non ci sono le cosiddette teste calde nello spogliatoio che magari non vanno dietro al mister, noi abbiamo sempre seguito quello che ci è stato detto e ti dico, secondo me sono stati veramente gli episodi a non far andare le cose e poi ovviamente un episodio negativo porta ad un altro episodio negativo e quindi poi la stagione si fa difficile, però io penso a tutti, sia al mister Vivarini, comunque le prime partite abbiamo subito un sacco di gol negli ultimi 10 minuti o il recupero, e io penso che se quelle 4-5 partite iniziali fossero andate in maniera diversa, senza quegli episodi negativi, sarebbe stata tutta un'altra stagione, e così con mister Greco, abbiamo secondo me fatto delle ottime partite, alcune non così ottime comunque per colpa nostra, perché alla fine in campo l'atteggiamento dipende solo da noi e il mister può far ben poco, perché ti ripeto, sono i giocatori che scendono in campo, però non voglio essere ripetitivo, ma gli episodi negativi che si sono accaduti soprattutto all'inizio stagione hanno incanalato la stagione sotto questo punto di vista, questa classifica, e poi ovviamente le cose quando sei lì in basso si fanno sempre più difficili e non è facile uscirne.
Una cosa che voglio chiedergli è se quell'inizio di stagione così titubante è dipeso un po' da quello che diceva lui prima, cioè il fatto che sono tutti bravi ragazzi, e ora magari sono arrivati quelli che sono un po' meno bravi ragazzi, ma che hanno una capacità di leadership all'interno della squadra anche qualche volta qui in questo programma si è detto che forse manca quello che appende qualcuno al muro, il sano appendere al muro che ha fatto uno sport a qualsiasi livello sa che cosa significhi, se è dipeso un po' da questa timidezza e se questo è uno degli elementi che ha cambiato un po' il corso della stagione e che ora dà speranze.
"Sì, guarda, è il caso in pieno secondo me, perché non è che i bravi ragazzi, non è sinonimo di menefreghismo, è solo sinonimo di ragazzi giovani che non sono abituati ad affrontare questi momenti, e quindi anche la tecnica del singolo in un momento del genere va a nascondersi, perché in un momento così difficile comunque è normale, il malessere delle persone attorno a noi è chiaro anche quando scendiamo in campo, quindi il giovane che magari si sente fischiare, si sente borbottare, non è pronto a reagire perché non ha mai affrontato questi momenti, e quindi anche sotto il punto di vista tecnico non riesce a fornire la prestazione che invece in un altro momento sarebbe stato in grado di fornire, quindi l'arrivo di gente esperta che ha già affrontato questi momenti, che sa qual è la strada giusta per risolverli per noi è stato fondamentale.
Pensando partita per partita dobbiamo vincerne una dopo l'altra per chiudere la pratica il prima possibile e fare i punti il prima possibile, però ovviamente noi dobbiamo pensare partita dopo partita perché non c'è nessuna partita scontata e possiamo fare punti con tutti, sia la prima in classifica che contro l'ultima, quindi noi dobbiamo lavorare giorno dopo giorno e partita per partita per arrivare all'obiettivo".
La sorpresa dei tifosi di venerdi sera ha fatto la differenza?
"Io per fortuna conoscevo già la curva e quindi so di cosa sono capace, ma vi posso dire che alcuni ragazzi che comunque è il primo anno che sono qua, oppure pochi mesi che sono qua, sono rimasti veramente sbalorditi devo dire la verità, qualcuno ha detto pure mi sono emozionato perché è così, perché la curva nel bene o nel male non ci ha mai lasciato e continua a starci vicino, l'ha dimostrato venerdì sera in un momento così difficile, e io posso immedesimarmi in loro perché comunque per loro è vita, passione, è la propria città, quindi io capisco cosa provano e loro per noi sono il nostro dodicesimo uomo in campo. Gli chiedo solo di continuare a starci vicino come hanno fatto finora, anche se a volte non viene detto, ma sono fondamentali per noi".