E' un sassuolo sempre "Berardicentrico"

Innesti importanti dalla Roma con gli arrivi di Volpato e Missori, l'ad Carnevali è andato a prendere un pupillo del tecnico, il centrale di difesa Viti dal Nizza. E Castillejo ex Milan. In attacco una 'vecchia' conoscenza giallazzurra, Pinamonti
15.09.2023 18:30 di  Tuttofrosinone Redazione  Twitter:    vedi letture
Fonte: articolo di Frosinone Calcio Magazine
E' un sassuolo sempre "Berardicentrico"
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Una sfida a metà tra l’amarcord e un derby atipico. Al ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ domenica sbarca il Sassuolo (ore 15) e già gli amanti della tattica si stropicciano le mani. A confronto due allenatori che possono tranquillamente e senza ombra di smentita essere inseriti di diritto nell’Albo dei tecnici ‘giochisti’. Per certi verso Di Francesco – tra gli ex di lusso del confronto – e Dionisi sono anche abbastanza speculari nei loro atteggiamenti con il 4-3-3 che può diventare un 4-2-3-1 sempre alla ricerca dell’intensità, del palleggio e della profondità.

Gli emiliani – che debbono cambiare spartito rispetto alla stagione scorsa non proprio edificante – sono a 3 punti, frutto della vittoria interna dell’ultimo turno contro l’Empoli, che ha fugato qualche timore dopo le prime due sconfitte di fila con Juve e Napoli. Il figliol prodigo Berardi – da tante estati ormai al centro del mercato dei neroverdi ma alla fine della musica sempre punto di forza degli emiliani – ha illuminato la scena e per il Sassuolo la sfida con i toscani è corsa via liscia come l’olio.

Zoccolo duro importante quello che il Club ha strategicamente mantenuto: dai portieri Consigli e Pegolo al gioiello Berardi passando per il terzino destro Toljan, per i centrali Erlic (conoscenza del direttore Angelozzi) e Tressoldi oltre al compagno di reparto Ferrari, canarino mancato negli ultimi scampoli di mercato, per le mezze ali Thorstvedt e Mathias Henrique, per Laurienté, Bajrami, Defrel, Alvarez e Pinamonti.

Mercato importante in entrata, colpi ben assestati, giovani di belle speranze: l’ad Carnevali si è presentato con le idee chiare e ha chiuso con le idee ancora più chiare nel nome dell’equilibrio massimo nel rapporto tra l’aspetto finanziario e quello tecnico. Alla corte del tecnico di Abbadia San Salvatore è arrivato un tris di giocatori scuola-Roma già da tempo nel fascio di luce di Mourihno in giallorosso: l’attaccante Volpato e i difensori Missori e Falasca oltre al terzino Vinha (in prestito). La cessione ‘pesante’ di Frattesi all’Inter ha portato in Emilia l’ex attaccante del Frosinone, Mulattieri (12 gol la scorsa stagione, fino all’infortunio che gli fece perdere l’ultima parte della stagione). La punta scuola-Inter ha ritrovato al suo fianco l’altro ex canarino Boloca, perno del centrocampo del Frosinone, scoperto dal direttore dell’Area Tecnica, Angelozzi e lanciato senza indugi da mister Grosso.

Dionisi poi aveva messo da tempo gli occhi su un suo ex giocatore nell’Empoli, il difensore centrale Viti, preso in prestito dal Nizza. Alle spalle di Consigli, dopo che Turati aveva di nuovo preso la strada per Frosinone in prestito per un altro anno, è arrivato Cragno, un portiere che prima della retrocessione di due anni fa con il Cagliari era considerato tra i primi 4 estremi difensori in Italia. Mercato in entrata definito dal giovane centrocampista del Genoa, Lipani e dai prestiti del difensore Pedersen (Feyenoord), dell’attaccante Castillejo (ex Milan, via Valencia), dai riscatti di un altro ex canarino, l’attaccante Pinamonti, dall’Inter e del centrocampista offensivo Bajrami (Empoli).

Nell’ottica della tenuta stagna del famoso equilibrio finanziario, ci sono state tante uscite. Le più importanti sono state quelle di Frattesi (Inter), Muldur (Fenerbahce), Rogerio (Wolfsburg), Maxime Lopez (Fiorentina), Kryakopoulos (Monza) oltre alle capitalizzazioni delle cessioni già avvenute dei vari Raspadori (Napoli), Locatelli (Juventus), Traoré (Bournemouth), Ayhan (Galatasaray). A queste si aggiungono quelle definitive del centrocampista Harroui e del terzino Marchizza proprio al Frosinone e, come detto, al rinnovo del prestito di Turati. E poi una serie di operazioni minori: i tre ex canarini Ciervo, Manzari e Moro rispettivamente a Sudtirol, Catanzaro e Spezia, l’attaccante Pellegrini al Vicenza, il centrocampista Ghion al Catanzaro con il difensore Miranda, il difensore Sala al Como, l’attaccante Antiste alla Reggiana.

Il sistema di gioco di mister Dionisi in sostanza può essere sintetizzato in un concetto: fare la partita a prescindere da chi ti trovi di fronte. Con compiti ben precisi: due terzini che non spingono mai insieme, due centrali che giocano la palla e dettano i tempi nelle due fasi, mezze ali di gamba che vanno ad infilarsi nei fianchi degli avversari, due attaccanti che hanno libertà di azione e un terminale di riferimento che punta costantemente al cuore della squadra avversaria. Per la sfida di domenica a Frosinone, molto dipenderà dalla situazione legata a Berardi. Intanto cerca una maglia Bajrami che con la nazionale dell’Albania ha messo in fila due ottime prestazioni.