Brescia-Frosinone, il voto a Ghersini: revisioni VAR veloci, espulsione di Darboe inevitabile

15.09.2024 19:30 di  Gabriele Rocchi   vedi letture
Brescia-Frosinone, il voto a Ghersini: revisioni VAR veloci, espulsione di Darboe inevitabile
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Altro passo falso del Frosinone, che in casa del Brescia non solo manca l'appuntamento con i tre punti, ma subisce la sconfitta più "pesante" della stagione in termini di risultato. Quattro gol subiti, di cui tre nel primo tempo, un'espulsione e poche emozioni in campo, ma non mancano gli episodi da analizzare.

Il primo intervento della squadra arbitrale arriva già al 7' minuto, in occasione della prima rete dei lombardi. Juric sblocca il match approfittando dell'assist di Bisoli: tutto solo davanti a Sorrentino, l'attaccante del Brescia calcia di destro e batte l'estremo difensore. Tiro strozzato, che rimbalza a terra prima di finire in rete, al termine del quale il VAR interviene per verificare che tutte le posizioni siano regolari. La revisione dura giusto una manciata di secondi, dato che Monterisi tiene nettamente in gioco l'avversario. 

Altro gol e altro check del VAR. Appena 12 minuti più tardi, per Juric arriva la seconda marcatura di giornata, sfruttando nuovamente gli sviluppi di un cross dalla sinistra (questa volta da calcio d'angolo, ndr). Sul corner, Bisoli prova a colpire anticipando Gelli, che viene anche atterrato da Adorni. Nella mischia, segnaliamo la caduta di Biraschi, causata proprio da un colpo fortuito del numero 14 giallazzurro. Gli uomini di mister Vivarini chiedono l'assegnazione di un calcio di punizione, annullando dunque la marcatura del croato, ma Chiffi e Muto al VAR non sono dello stesso parere e convalidano la rete. Rivedendo le immagini, la situazione non è facile da decifrare. Bisoli subisce una trattenuta vistosa da parte di Marchizza prima che la palla arrivi dalle sue parti. Adorni anticipa l'ex Albinoleffe e probabilmente lo colpisce con il gomito, ma non è chiara l'intensità del contatto. La sensazione, sia a velocità normale che dal replay, è che il contatto sia stato davvero di lieve entità, e le "timide" proteste di Gelli potrebbero essere un indizio in questa direzione. Il braccio destro del 28 delle rondinelle, non sembra muoversi in modo scomposto: al contrario, sembra coerente con quanto fatto per colpire ed indirizzare il pallone di testa. Con queste premesse, non ci sono le condizioni per parlare di "chiaro ed evidente" errore di valutazione da parte di Ghersini.

Il terzo gol arriva al 35' del primo tempo, dagli sviluppi di un calcio di punizione. Anche in questo caso, corretta la decisione di assegnare il fallo ai danni del Frosinone: Darboe, nel tentativo di rubare il pallone a Galazzi, allarga in maniera scomposta il braccio sinistro e colpisce vistosamente l'avversario. Niente vantaggio visto che non si trattava di una promettente azione da gol (l'episodio nasce da una rimessa laterale) e niente cartellino giallo. A tal proposito, richiamiamo il regolamento AIA sul concetto di “negligenza”: "il calciatore mostra una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che agisce senza precauzione. Non è necessario alcun provvedimento disciplinare.

Solamente uno il minuto di recupero segnalato al termine del primo tempo: con tre gol e due revisioni al VAR, si poteva concedere qualcosa di più, ma per dovere di cronaca bisogna sottolineare che si è giocato anche dopo i 60 secondi aggiuntivi, e comunque fino al termine dell'azione del Frosinone.

Nella seconda frazione di gioco arrivano anche i primi provvedimenti disciplinari, due dei quali riguardanti Darboe, che al 47' rimedia un giallo dopo un intervento scomposto su Besaggio. Il giocatore del Brescia tocca il pallone per Verreth, ma l'ex Roma lascia la gamba tesa anche a palla lontana, e colpisce in pieno l'avversario, che non può far altro che capitolare a terra. Corretta l'ammonizione, con il numero 55 del Frosinone che appare nervoso, rendendo necessario il richiamo di Tsadjout per evitare possibili proteste nei confronti del direttore di gara. Poi, il rosso rimediato appena 10' più tardi. Sugli sviluppi di un fallo laterale, i protagonisti sono sempre gli stessi: Verreth trattiene Darboe, che reagisce girandosi e colpendo con la mano sinistra la parte anteriore della testa del belga. Da precisare che non si tratta di un secondo giallo, ma di espulsione diretta. Chiare le proteste contro Ghersini, con la pretesa di ottenere una sanzione per la precedente trattenuta. Se è vero che l'atteggiamento di Verreth poteva essere sanzionato, quantomeno con una punizione, è allo stesso tempo vero che, per citare il regolamento AIA, "un calciatore che, in mancanza di contesa per il pallone, colpisce deliberatamente con le mani o le braccia un avversario o qualsiasi altra persona sulla testa o sul volto è colpevole di condotta violenta, a meno che la forza usata sia irrilevante." Giusta l'espulsione, a prescindere dal giudizio sul precedente fallo del Brescia.

In definitiva, la gestione della gara di Ghersini è stata corretta, veloci le revisioni seppur non particolarmente complesse e omogeneo il metro di giudizio. Qualche situazione lascia dei dubbi sulla valutazione, ma il giudizio per l'arbitro di Genova non può che essere sufficiente

VOTO A GHERSINI: 6