TMW Le pagelle dell'Inter - Dimarco, poco importa se cercato o no. Calhanoglu il freddo

13.11.2023 00:30 di  Stefano Martini  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttomercatoweb
TMW Le pagelle dell'Inter - Dimarco, poco importa se cercato o no. Calhanoglu il freddo
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Sommer 6,5 - Sempre attento, da vicino o dalla distanza. Il palo lo aiuta, ma è già a quota otto clean sheet in Serie A: a un terzo del campionato, sono già gli stessi di Onana in tutta la scorsa stagione.

Darmian 6,5 - Una conferma: se manca Pavard, nell'undici tipo il posto spetta a lui, prima di chiunque altro. Ha vita facile su Reinier, talentuoso ma leggeranno.

Acerbi 7 - A proposito di vita serena. Bullizza Cuni, che praticamente non riesce a ricevere un pallone giocabile e deve votare per altri lidi in cerca di maggiori fortune. Si concede pure occasionali sortite offensive.

Bastoni 6 - Attento e reattivo su Soulé, che però qualche pericolo lo costruisce. E quando Cheddira gli scappa, va a baciare il palo alla destra di Sommer.

Dumfries 6 - Oyono si rivela cliente complicato, anche in velocità: ha poco spazio, e forse anche poca gamba, per le classiche sgambate. Prezioso, al solito, nel gioco aereo. (Dal 60' De Vrij 6 - Ordinaria amministrazione: una garanzia).

Barella 6,5 - Entra in campo con l'evidente voglia di confermare i segnali positivi già visti a Salisburgo. Il colpo gli resta in canna.

Calhanoglu 7 - Lo chiamavano il Freddo: dal dischetto è una sentenza, l'ennesima certezza di un'Inter costruita sulle sue geometrie. Stavolta non arriva a cento tocchi del pallone, ma su 61 passaggi ne sbaglia appena due. (Dall'81' Sensi s.v.).

Mkhitaryan 7 - Il più in palla dei tre centrocampisti di Inzaghi nel primo tempo, e dire che è quello che ha giocato di più in questo avvio di stagione. Recupera il pallone che Dimarco trasforma in oro e non solo quello. (Dal 69' Frattesi 6 - Entra che la gara non ha più una storia e prova a metterci la firma).

Dimarco 7,5 - Voluto o no? Il dubbio resta, ma forse davanti a gol del genere, come fu per Shevchenko tanti anni fa, a un certo punto è inutile chiederselo. Sblocca la partita trovando la porta da casa sua. Nel secondo tempo mette Barella praticamente in porta. (Dall'81' Carlos Augusto s.v.).

Thuram 7 - Non indossa scarponi e sci, ma la disciplina nella quale si diletta a inizio secondo tempo è palesemente un'altra, lo slalom speciale. Conquista il rigore del 2-0 e della relativa tranquillità. Prima e dopo: corse, dribbling, spallate. Certo, gli manca anche il gol. (Dal 69' Arnautovic 6 - Tanti applausi, poco da fare).

Lautaro 6 - Premiato come miglior giocatore della Serie A nel mese di ottobre prima del match, impegna subito Turati e gioca a tutto campo per i compagni. Nel finale si divora il gol del 3-0: polveri bagnate, anche se solo per una sera.

Simone Inzaghi 7 - Tratta il Frosinone come fosse il Real Madrid e i fatti gli danno ragione, perché i ciociari si confermano frizzanti, anche pericolosi. Questa volta vivrà una sosta di grande tranquillità, da primo della classe. Un anno dopo, allo stesso punto del campionato, ha sette punti in più, quattro gol segnati in più e undici subiti in meno. Qualcosa vorrà dire.