Il modulo ibrido di Di Francesco mette in crisi gli addetti ai lavori: si accende un dibattito in tribuna stampa al "Dall'Ara"

Come molto spesso dichiarato dallo stesso Eusebio Di Francesco, ormai nel calcio il concetto di "modulo" è pienamente superato. L'importante è lavorare sui concetti e far capire ad ogni calciatore cosa deve (e non deve) fare sul rettangolo di gioco. Fin dall'inizio della stagione, il tecnico giallazzurro ha presentato in campo uno scacchiere dalla composizione geometrica variabile. In particolar modo al "Renato Dall'Ara" di Bologna, si è acceso un dibattito molto interessante a gara in corso tra gli addetti ai lavori in tribuna stampa. Il nocciolo della questione era: "Con quale modulo gioca il Frosinone?". La verità è sempre nel mezzo. Analizziamo insieme le possibili soluzioni al quesito.

Da un punto di vista di tabellini da redigere per i giornali sportivi, la formazione di partenza è schierabile con il 4-2-3-1: Turati; Oyono, Okoli, Romagnoli, Marchizza; Mazzitelli, Barrenechea; Soulé, Reiner, Garritano; Cheddira.

In fase di possesso, molto spesso il Frosinone assume le sembianze di un 3-4-2-1: Turati; Okoli, Romagnoli, Marchizza; Oyono, Mazzitelli, Barrenechea, Garritano; Soulé, Reiner; Cheddira.

In fase di non possesso, è evidente la presenza di un 4-3-3: Turati; Oyono, Okoli, Romagnoli, Marchizza; Mazzitelli, Barrenechea, Garritano; Soulé, Cheddira, Reiner.