Intervista a Marco Piccari (tmw Radio): “Vivarini? Mi ricorda Vanoli"

09.09.2024 17:30 di  Luca Colafrancesco   vedi letture
Intervista a Marco Piccari (tmw Radio): “Vivarini? Mi ricorda Vanoli"
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Marco Piccari, direttore di tmw Radio, ha rilasciato un'intervista ai nostri microfoni parlando del suo pane quotidiano, il calcio. Dalla Serie A, alla Serie B, fino al nostro amato Frosinone.

Come giudica il mercato estivo in Serie A?

“È stato soprattutto un mercato delle idee. Quelle della Juventus che ha speso, ma ha fatto anche un importante mercato in uscita.
Quindi se si fa un bilancio tra quello che è entrato e quello che è uscito la spesa non è così enorme. E Giuntoli ha saputo valorizzare alcuni giocatori. Li ha venduti bene. L'Inter ha anticipato tutti con due giocatori a parametro Zero. Ha inserito in rosa due giocatori formati e che possono dare tanto all'Inter. La tempestività dell'Atalanta dove nell'acquistare subito giocatori in base alle risorse che aveva, vedi il caso Retegui – Scammacca, e poi altri giocatori come lo stesso Brescianini quando sembrava tutto fatto a Napoli. E poi altre idee della Fiorentina, una Lazio che si è rinnovata puntando più sulla freschezza fisica. La Roma che ha speso molto e ha investito nel reparto offensivo prendendo giocatori importanti; quindi, non possiamo parlare di giocatori che vanno aspettati quando spendi 30, 40 milioni. E poi hanno fatto delle operazioni intelligenti come Hummels e Hermoso. E quindi diciamo così che anche lì ci sono state delle idee".

C’è una squadra che per il mercato può essere paragonata al Frosinone?

"La Juve può essere, con le debite differenze, il Frosinone della Serie A. Se non per valori ma per il ds Giuntoli che mi ricorda molto Angelozzi. Guido Angelozzi è sempre stato uno che ci sa fare, valorizza i giocatori vende bene e poi compra nuovi talenti. Poi qualcuno gli rimprovera il fatto che bisognerebbe prendere più giocatori di proprietà per farli sentire più quel senso di appartenenza. Però io da questo discorso prendo un po' le distanze. È vero che avere giocatori di proprietà sicuramente da maggior attaccamento ma è anche vero che i giocatori vengono in prestito per mettersi in evidenza. Prendiamo il caso Soulé che l'anno scorso ha fatto il primo vero campionato da professionista e gli è valso la possibilità di andare in una squadra come la Roma e soprattutto di portare soldi in cassa alla Juventus".

Come ha visto i colpi del Frosinone in questo mercato?

"Ma guarda sai alcuni sono da vedere adesso quando ripartirà il campionato. È stato un campionato all'inizio con delle difficoltà. La squadra ha espresso anche un buon calcio, però non è riuscita a concretizzare quello che aveva prodotto. Serviva qualcosa davanti e vediamo se con i nuovi acquisti riesce ad arrivare. Mi sembra che in difesa siano arrivati dei giocatori che comunque possono fare bene. Quindi è un po' una squadra in rodaggio. Io credo che alcune operazioni siano state positive e altre sono tutte un po' da valutare".

Quali sono i giovani su cui scommetterebbe? E invece quali le sicurezze?

"Sinceramente, mi piace molto Partipilo che ha qualità importanti ma anche e soprattutto Ghedjemis che ricorda un po' Soulé nelle movenze e da quel lato può fare potrebbe far molto bene. Mi ha colpito lui perché penso che questo tipo di modulo potrebbe valorizzarlo. E poi invece giocatori di esperienza, per esempio, Biraschi che viene da tanti anni di Serie A ed è un colpo molto intelligente. Servono anche questi giocatori perché la serie B è lunga e difficile, e i giocatori di esperienza sono fondamentali. Come fu per esempio Lucioni ai bei tempi della risalita in Serie A".

Quali sono secondo lei i punti di forza e punti di debolezza di questo Frosinone?

"Guarda un punto che dobbiamo vedere se il Frosinone riesce a migliorare e alla svelta è la fase offensiva. Secondo me deve finalizzare perché altrimenti è difficile andare lontano. Punto di forza invece mi sembra che abbia, dopo la brutta parentesi di Coppa Italia, acquisito una solidità difensiva che funzioni. Si sia oleata".

Se dovesse fare un paragone con un allenatore di Serie A. Chi sarebbe mister Vivarini?

"Sai è sempre difficile fare paragoni azzeccati ma Vivarini mi sembra un allenatore, come era anche al Catanzaro, sulla scia di quelli che vogliono fare gioco. Però secondo me deve fare delle scelte un po' più definitive sia a livello di modulo che di interpreti, dare una continuità. In Serie A potrebbe essere Vanoli del Torino che vuole puntare un po' più alto e punta a fare gioco. Ecco potrebbe essere questo il paragone, con le debite proporzioni".  

Dopo questa partenza chi vede favorite in Serie A e in serie B per la vittoria finale?

"Ti dico sempre l'Inter, anche se io quest'anno faccio molta attenzione a due squadre. Una è la Juventus che si è rinnovata molto. E l'altra l'Atalanta perché per me è una squadra che ha i mezzi per poter far qualcosa di importante. In serie B penso che adesso la classifica non rispecchi la realtà dei valori. Delle squadre come Pisa e Sudtirol che in questo avvio sono lì sopra vorrei vederle più in là. Altre invece costruite per vincere non stanno rendendo come Palermo o Sampdoria. È difficile dare un giudizio ora, meglio aspettare qualche giornata in più. Certo è che per i valori che ha sulla carta il Frosinone concorre almeno per i play off. Se proprio devo dirla tutta a me piace il Mantova di Possanzini, tutti dicono sia un ottimo allenatore per cui vediamo come andrà a finire".