Esordio in giallazzurro per Biraschi, come è andata. Vivarini: "Migliorati nel carattere"

Un anno dopo la gara tra Genoa e Fiorentina, Davide Biraschi torna in Italia e lo fa da titolare. Prima e dopo la partita del Marassi, tra l'altro con gol del classe '94, due parentesi in Turchia, al Fatih Karagümrük, in cui ha giocato un totale di 81 gare. 127 quelle con i genoani, 40 in B tra Avellino e Grosseto. Ora, in Ciociaria, l'ennesimo capitolo della sua carriera. I numeri parlano chiaro, e sono tutti dalla parte di Biraschi nel presentarlo come un concentrato di esperienza e leadership, dentro e fuori dal campo.

Nei primi minuti della gara di La Spezia, il Frosinone ha avuto delle difficoltà nel contenere le azioni dei liguri, migliorando invece con il prosieguo della gara. "Abbiamo subito due-tre tiri all'inizio e poi più niente" - ha dichiarato mister Vivarini in conferenza stampa - e tanto è contata l'esperienza di Biraschi in questo senso. Più volte, palla al piede, ha predicato calma e gestito i tempi e i ritmi del gioco, facendosi valere anche per la presenza fisica. Perfettibile, forse, la condizione nell'arco dei 90', ma questo non può essere giudizio di valutazione nell'immediato: Biraschi era svincolato e gli allenamenti con i compagni sono ancora troppo pochi per pretendere la perfetta alchimia tra i reparti. L'unica nota negativa, l'ammonizione arrivata già alla mezz'ora del primo tempo, la prima per i giallazzurri nel corso match.

L'arrivo il difensore romano in rosa, in ogni caso, può essere motivo di crescita anche per i tanti giovani del Frosinone, da temprare anche dal punto di vista caratteriale. "La squadra ha dimostrato di non avere paura di giocare in uno stadio così pieno" - ha continuato Vivarini in conferenza stampa, rispondendo a precisa domanda posta da noi di TuttoFrosinone.  "L'aspetto caratteriale è migliorato, ho visto qualcosa di diverso e i ragazzi sono più sereni. L'arrivo di Biraschi va in questo senso."