Frosinone - Lecito aspettarsi qualcosa. Ecco perchè
Quanto accaduto sabato scorso pomeriggio al Benito Stirpe non è passato inosservato, in primis agli occhi del patron del Frosinone calcio Maurizio Stirpe e successivamente a dirigenti, staff e cosi via compreso il direttore Guido Angelozzi. I tifosi del Frosinone calcio, guidati dai quasi 9000 abbonati hanno manifestato la loro delusione e il loro dissenso sul percorso in questa stagione del Frosinone e delle scelte prese fin qui dalla società canarina.
Una tifoseria sempre al fianco della squadra e spesso mostratasi comprensiva, non ha più voglia e pazienza di attendere risultati. Se da inizio stagione ad oggi, si era dato credito alle parole dei dirigenti giallazzurri in virtù delle belle stagioni degli ultimi anni, è evidente che quest'anno qualcosa è stato sbagliato e i supporters del Frosinone chiedono a gran voce di rimediare. La squadra di mister Greco infatti anche col cambio allenatore e col recupero degli infortunati non riesce ad ingranare e i problemi che c'erano all'arrivo del tecnico romano continuano ad esserci: fragilità difensiva e sterilità offensiva. I numeri non sono opinabili e seppur il giovane allenatore canarino non è totalmente esente da colpe è evidente che questa rosa ha delle pecche. Numericamente abbondante, il roster dei giallazzurri non è stato ben assemblato in estate e finora a gennaio si è fatto pochissimo per rimediare.
La piazza, dopo aver dato fiducia incondizionata prima in estate con abbonamenti sottoscritti ancor prima che la squadra venisse praticamente costruita e dopo aver atteso mesi che il gruppo si assemblasse e iniziasse a mettere in campo quanto mostra in allenamento, cosi è stato più volte dichiarato in conferenza stampa, oggi chiede un intervento e ha iniziato a mostrare sfiducia anche nei confronti del direttore dell'area tecnica Guido Angelozzi con un coro intonato durante Frosinone-Sudtirol (leggi qui).
Perchè è lecito aspettarsi qualcosa? Perchè se il modello Frosinone calcio è spesso andato avanti con la propria filosofia ignorando l'esterno, il presidente Maurizio Stirpe ha sempre dichiarato che i veri proprietari del club sono i tifosi e non a caso quando è arrivato a prendere decisioni che andavano contro la propria volontà lo ha fatto per il bene dell'ambiente. Dall'esonero di Longo nel dicembre 2018 arrivato con queste parole da parte del patron giallazzurro: "Abbiamo sollevato Moreno Longo dall'incarico. Non è una decisione che mi ha fatto piacere assumere. Ritengo che al di là di ogni considerazione, il motivo dell'esonero è l'eccesso di ansietà che c'è nell'ambiente. L'esonero dell'allenatore esula un po' dalla valutazione degli errori. Attualmente c'era una incompatibilità ambientale tra Longo e i tifosi. Questa però a mio modo di pensare non è la miglior soluzione per rimediare agli errori", fino a quello di pochi mesi fa di mister Vivarini: "L'allenatore ha delle responsabilità ma spesso ho visto sul banco degli imputati l'allenatore e poche volte la squadra. Alcuni calciatori sono irriconoscibili", sono stati esoneri, scelte, non volute direttamente dalla dirigenza giallazzurra ma rese necessarie dall'ambiente. Oggi, con la squadra penultima in classifica e un cambio allenatore già effettuato, la piazza chiede di cedere calciatori che fin qui non hanno reso come sperato e di rinforzare una rosa che se puntellata potrebbe ottenere risultati più soddisfacenti e riuscire a mantenere la categoria.
Il mercato è aperto fino al 3 febbraio, il Frosinone effettuerà altri movimenti in entrata?