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, il Dt Angelozzi a La Gazzetta del Mezzogiorno: "Vittoria col Mantova fondamentale. Per noi salvarsi sarebbe come vincere il campionato"

Guido Angelozzi, direttore dell’Area Tecnica del Frosinone Calcio, è stato intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno sulle vicende di Bari e Frosinone
06.03.2025 14:30 di  Francesco Cenci   vedi letture
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno
Frosinone, il Dt Angelozzi a La Gazzetta del Mezzogiorno: "Vittoria col Mantova fondamentale. Per noi salvarsi sarebbe come vincere il campionato"
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Guido Angelozzi, direttore dell’Area Tecnica del Frosinone Calcio, è stato intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno per parlare del Bari e commentare anche le vicende in casa giallazzurra. Queste le parole del dirigente dei ciociari.

Angelozzi, sicuro che non la disturbiamo in un momento così delicato della stagione?
"I problemi ci sono, far finta di nulla è impossibile. Però io cerco sempre di essere positivo. Chiudere i battenti con il mondo sarebbe l’errore più grave".

Domenica si gioca Sassuolo-Bari. Due tappe importantissime della sua carriera.
"Assolutamente sì. Sono rimasto molto legato ai due club. E continuo a seguirli con molto affetto e grande rispetto".

Cominciamo dal Sassuolo. Tre stagioni di livello.
"Il primo anno fu un trionfo. Siamo arrivati al sesto posto e abbiamo giocato l’Europa League. In panchina c’era Di Francesco, un maestro di calcio che, poi, infatti ho rivoluto con me proprio qui a Frosinone. Bene anche nella seconda stagione, la squadra era forte e si creò un bell’ambiente".

Veniamo al Bari.
"Basta sentirlo nominare e mi si apre un mondo. Il mio legame con la piazza va ben oltre il calcio. Lì ho tanti amici e voi tutti sapete che quando gli impegni di lavoro me lo consentono vengo giù a trascorrere qualche giorno di relax. Per me sta facendo buone cose. La serie B si sta confermando un campionato difficilissimo. Squadra completa, ben guidata. E poi la spinta della tifoseria che, nonostante le recenti delusioni, non fa mancare il proprio sostegno ai calciatori".

Quale l’obiettivo concreto?
"I playoff, perché no? Ci sono squadre più forti, vero. Con rose di qualità. Però se penso a Cesena e Juve Stabia, per esempio, dico che il Bari è più forte. E non è inferiore nemmeno al Catanzaro, che pure è un’ottima squadra".

Chi vede in "pole" per la promozione diretta?
"Il Sassuolo ci arriverà in scioltezza. Per la seconda piazza potrebbe essere decisiva la sfida tra Spezia e Pisa. Se i toscani dovessero evitare la sconfitta credo proprio che sarebbero favoritissimi con il vantaggio che hanno. Inzaghi allena un’ottima rosa ma la sua impronta è chiarissima, complimenti a lui e al club".

Angelozzi, che valore avrebbe la salvezza del suo Frosinone?
"La vittoria del campionato, nessun dubbio. È stata fin qui una stagione sfortunatissima. Basterebbe contare il numero di calciatori vittima di infortuni seri, domenica l’ultimo della serie. Però chi sta con me non molla e siamo qui a combattere".

La vittoria contro il Mantova potrà rappresentare la svolta?
"Diciamo che è stata fondamentale, non portare a casa i tre punti sarebbe stata l’ennesima mazzata psicologica. Ma la strada è ancora lunga".

Come se la sta cavando il barese Partipilo?
"Ora sta dimostrando quanto è bravo. Un ragazzo eccezionale che in B può fare la differenza".

Il feeling con Piero Doronzo resiste a qualsiasi tempesta.
"Sto più tempo con lui che con la mia famiglia. Per me è un uomo di fiducia, ormai più un amico che un collaboratore. Figura fondamentale per me. Soffriamo insieme. Per il Frosinone e per il Bari".