Guantoni, personalità e talento: Turati e Caprile, numeri 1 dal grande futuro
I guantoni sul presente, oltreché sul futuro. Stefano Turati ed Elia Caprile saranno protagonisti e, si spera, concorrenti per i prossimi anni. Con le proprie braccia in volo, pronti a mettersi in mostra nei palcoscenici che contano del calcio tricolore con vista Nazionale. Le potenzialità sono evidenti, come del resto sta certificando la stagione in corso. Numeri 1 per destino, nonostante dietro le loro maglie abbiano rispettivamente un 22 e un 18. Sabato pomeriggio al “San Nicola” saranno affidate anche a loro le aspettative di Grosso e Mignani, all’interno di una sfida che si preannuncia decisamente vibrante e carica di emozioni.
CRESCITA - Perché Bari-Frosinone promette scintille, univocamente al confronto fra questi due giovani portieri classe 2001. Sponda giallazzurra, il buon Stefano (in prestito dal Sassuolo, ndr) fino a questo momento ha fatto sempre miracoli. Resta davvero arduo scovare elementi di negatività nelle prestazioni finora sciorinate, soprattutto poiché non è un estremo difensore che viene coinvolto tanto durante le partite grazie ad una fase difensiva pazzesca. Rispondere attivamente quando ciò accade, però, è segno di grande forza. Turati ha salvato la capolista tante volte e il miracolo compiuto su La Mantia a Ferrara qualche giorno fa è ancora scalfito nelle menti di tutti. Non a caso, nel ruolo è quello meno battuto della B (18 reti incassate, ndr) e che presenta la percentuale più alta di clean sheet: 57,1%, 16 match senza subire gol in 28 presenze. La sua è una crescita globale impossibile da non rilevare.
TALENTO - Caprile invece, dopo l’esperienza inglese nel Leeds che lo ha formato professionalmente e umanamente grazie agli insegnamenti del “Loco” Marcelo Bielsa, è tornato in Italia carico più che mai. Bravo il Bari a portarlo alla firma la scorsa estate nonostante la corte di altre squadre cadette, incluso il Frosinone che lo aveva sondato. Le prove disputate in biancorosso, nonostante sia al suo primo anno in B, gli sono valse gli interessi degli operatori di calciomercato e la convocazione nell'Under 21 azzurra. Stessa sorte che, tra l’altro, è toccata inevitabilmente pure a Turati. Reattivo, agile tra i pali ma anche abile con i piedi. Caratteristiche importanti, supportate da altri numeri interessanti come quel 66,7% riguardante la quota di rigori parati (2 su 3 avuti contro). Talento e sogni che si intrecciano, delineando orizzonti che ispirano ottimismo totale per un prosieguo di carriera denso di soddisfazioni.
STIMA E… BUFFON - Fra i due scorre stima reciproca e le parole rilasciate a febbraio dallo stesso Caprile nel corso di B-Side su Sky Sport 24 lo confermano: «Non mi sento il miglior portiere della B. Per me il migliore è Turati, che è primo in classifica con merito ed è davvero forte. L'altro gran portiere è Poluzzi del Südtirol». Col mito di Gianluigi Buffon che è entrato un po’ in entrambi i percorsi di crescita a suon di considerazioni positive espresse nei loro riguardi. Per Stefano complimenti sentiti dopo l’esordio da urlo in Serie A datato 1 dicembre 2019 in Juventus-Sassuolo con tanto di interventi super sui tentativi di Cristiano Ronaldo e compagni. Nei confronti di Elia apprezzamenti totali per la stagione che sta disputando, esternati quando si sono incrociati per la prima volta al “Tardini” da avversari. Investiture di rilievo, fatte dal “Numero Uno dei Numeri Uno”. Di più non c’è da dire, se non elogiare il percorso di maturazione che stanno vivendo questi promettenti portieri. E sabato c’è Bari-Frosinone: vedremo chi sarà più decisivo dei due.