Frosinone / TF - Colpo Lusuardi in dirittura d'arrivo: le ultime

Un nuovo rinforzo per la difesa del Frosinone. Brasiliano, ottime potenzialità e talento da vendere. Il colpo verdeoro che la dirigenza ciociara sta mettendo a segno, come scritto nella tarda serata di ieri, porta il nome di Mateus Lusuardi. Confermate le indiscrezioni delle ultime settimane riportate dalla nostra redazione e riguardanti le strategie adottate dal club di viale Olimpia con direzione Sudamerica. Ed è sul promettente classe 2004 che il Leone ha deciso di mettere a fuoco il mirino, individuandolo come il profilo migliore per andare a rinforzare il pacchetto di centrali.

L’AFFARE - Partendo dai dettagli dell’operazione, sono in via di perfezionamento gli ultimi passaggi col Criciúma, società proprietaria del cartellino del giocatore (è già in città, ndr) che, aspetto non di poco conto, era seguito in Patria e da altre due squadre italiane. In particolare, nonostante una base di accordo sia stata posta attraverso la formula del prestito con diritto di riscatto, sta prendendo corpo la possibilità che il Frosinone acquisti il cartellino del giovane Mateus, riservando alle Tigri una percentuale sulla futura rivendita. Ad ogni modo, la fumata bianca è destinata ad arrivare grazie all’inseguimento messo in atto dall’area tecnica frusinate e che, in maniera inevitabile, porta lo zampino del direttore Guido Angelozzi. Le forti convinzioni nutrite sulle qualità del ragazzo, maturate a seguito di attente relazioni stilate dallo scouting giallazzurro, stanno consentendo di arrivare in tempi rapidi alla chiusura del cerchio. E chissà se a consigliargli la Ciociaria non sia stato Éder, leader offensivo dello stesso Criciúma nonché storico grande ex all’ombra del Campanile.

LE CARATTERISTICHE - Passando ad un lato prettamente calcistico, invece, le doti insite in Lusuardi tendono ad orientarsi sui binari della modernità. I riferimenti vanno alla dinamica interpretazione che è in grado di garantire a presidio della retroguardia con annessa occupazione funzionale degli spazi. Piede mancino, ben strutturato fisicamente grazie al suo metro e novanta di altezza, buona corsa e notevoli abilità possedute non solo in marcatura ma pure in fase di impostazione. Non a caso, può rivestire sia il ruolo di centrale in una difesa a quattro che quello di braccetto in un reparto arretrato a tre, oltreché la posizione di terzino sulla corsia di sinistra. Spesso, in virtù della innata predisposizione al gioco, si proietta in mediana per favorire la ricerca della superiorità numerica. La curiosità di vederlo all’opera in Italia è tanta e adesso spetterà al rettangolo verde parlare. Ad Eusebio Di Francesco, ovviamente, il compito di osservarlo da vicino e valutarlo al meglio per delinearne il futuro: di sicuro, le premesse sono dominate dalla positività.