Intervista TF - Gaia Ferri: "Su Bianco varie squadre tra B e C, ma non credo sia ancora pronto per la serie cadetta"

21.06.2024 17:30 di  Francesco Cenci   vedi letture
Gaia Ferri, giornalista
Gaia Ferri, giornalista

Incassato il no definitivo di mister Eusebio Di Francesco per la prossima stagione, il Frosinone Calcio è a caccia del suo nuovo tecnico e la settimana che ormai si sta concludendo sarà decisiva per scegliere il trainer che sarà seduto sulla panchina giallazzurra nel prossimo campionato di Serie B. Da settimane il club ciociaro sta sondando varie piste con quella che porta a Vincenzo Vivarini che al momento continua ad essere la preferita del club di viale Olimpia. Non vanno escluse però strade "alternative" come quelle che portano ad Alberto Aquilani (quest'ultimo però pare essere molto vicino al Catanzaro) e a Paolo Bianco. Bianco è una vecchia conoscenza di Guido Angelozzi e nell'ultima stagione ha guidato il Modena fino all'esonero di metà aprile.

Proprio per conoscere più da vicino quelle che sono le caratteristiche tecnico-tattiche predilette dallo stesso Paolo Bianco, abbiamo contattato la giornalista modenese Gaia Ferri, al seguito delle vicende dei canarini emiliani e che ci racconta in esclusiva l'ex allenatore dei Gialli.

 Per Paolo Bianco, 34 partite trascorse la scorsa stagione sulla panchina del Modena, con la media di 1,15 punti a partita. Poi l'esonero. Che stagione è stata la sua in quel di Modena?

"Una stagione a due facce: la prima esaltante, con tre vittorie consecutive nelle prime tre partite e poi la vittoria nel derby casalingo contro la Reggiana. La seconda negativa è molto tesa: ha dimostrato di faticare ad accettare qualsiasi critica e non ha saputo tenere in mano la squadra per farla rialzare nel momento di difficoltà".

Il nome dell'ex allenatore dei canarini è tra i papabili sostituti di mister Di Francesco sulla panchina del Frosinone. Quali sono le vostre notizie a riguardo?

"Ci sono varie squadre interessate tra la la Serie C e la Serie B, ma il mio parere è che non sia ancora pronto per la serie cadetta".

Il 4-3-1-2 'a rombo' è il modulo che più frequentemente è stato utilizzato da Bianco. Che tipo di allenatore è, dal punto di vista tattico l'ex collaboratore tecnico tra le altre, anche della Juventus?

"È un allenatore che ha sicuramente un’idea di gioco molto precisa, ma forse ancora da sviluppare al meglio e sicuramente troppo chiusa. Infatti la maggior parte delle difficoltà sono arrivate quando le altre squadre hanno capito come annullare il gioco del Modena e non si sono trovate valide alternative Nel corso delle giornate".

Vista l'idea di calcio sostenibile, propositiva e basata sui giovani, credi che Paolo Bianco sia il nome ideale per portare avanti la filosofia calcistica dei ciociari?

"Potrebbe essere l’uomo giusto, anche se dalla teoria alla pratica il passaggio non è così semplice. Devono funzionare tanti aspetti alla perfezione, altrimenti si rischia molto".

Per finire: venendo un attimo ai gialli: cosa è cambiato a livello tattico e mentale dall'arrivo in panchina di Pierpaolo Bisoli e quali sono le prospettive dei canarini per la nuova stagione?

"A livello tattico, molto semplice semplicemente, il Modena è diventato una classica squadra di Bisoli così come tutti noi lo conosciamo. Molto pragmatica e molto concreta, specialmente per quanto riguarda la fase difensiva. A livello mentale si è ritrovata la carica per cercare di raggiungere una salvezza che sembrava molto lontana a un certo punto della stagione. In realtà però, il nuovo allenatore ha avuto solamente cinque giornate per poter lavorare con i canarini, quindi ha fatto solo lo stretto necessario per fare i punti salvezza, i cambiamenti veri si vedranno nella prossima stagione".