Kone contro il Brescia. Per fortuna è tornato con una giornata d'anticipo

Un ruggito ha squarciato l'aria del "Benito Stirpe": Ben Kone è tornato, e lo ha fatto con la prepotenza di un leone ferito. La sua prestazione contro il Brescia non è stata solo una delle migliori da quando è tornato in giallazzurro, ma una vera e propria dichiarazione di intenti.
Centrocampista poliedrico, capace di coniugare tecnica e grinta, Kone ha preso per mano la squadra, dettando i ritmi e illuminando il gioco con passaggi precisi e recuperi difensivi fondamentali. Un assist vincente e 90 minuti di pura intensità, con l'86% di precisione nei passaggi, 2 passaggi chiave, 2 tiri in porta e 6 duelli vinti, numeri che raccontano di una partita totale.
La sua intesa con Darboe e Vural è stata la chiave di volta del centrocampo, con Kone a dare quella solidità che mancava, quel mix di qualità e corsa che mister Bianco ha saputo sfruttare al meglio. Il tecnico, infatti, non ha mai nascosto la sua fiducia nel giocatore con i fatti, quiando l'ha avuto infatti ha sempre giocato e raramente sostituito.
E ora, il Frosinone sogna. La rinascita è iniziata con tre vittorie consecutive sotto la guida di Bianco, che hanno riportato la squadra a soli sei punti dai playoff. Un miracolo sportivo, reso possibile anche dal ritorno in giallazzurro di Kone, che ha infuso nuova linfa vitale al gruppo.
I tifosi, ora, possono tornare a sperare. Il Frosinone è tornato a ruggire, e Kone è uno dei simboli di questa rinascita, un guerriero che ha saputo rialzarsi e trascinare la sua squadra verso la vittoria di Brescia.