COSENZA-FROSINONE: il voto ad Ayroldi. Manca il rigore al Cosenza, tante le incertezze. Il VAR aiuta, ma non troppo
Il Frosinone, contro il Cosenza, ha trovato il secondo successo consecutivo in campionato, proseguendo sulla scia dei buoni risultati ottenuti dall'arrivo di mister Greco. Non sono mancate, però, le polemiche, relative ai tanti episodi del match, a partire dall'autogol di Martino fino al mancato rigore per i calabresi nel secondo tempo.
Alvini, nella conferenza post partita, si è spinto a dire che la non assegnazione del rigore era "inammissibile", un episodio forse mai successo nel calcio. Le immagini, in tal senso, non lasciano spazio a dubbi. Cerofolini, dopo la conclusione dalla distanza di Rizzo Pinna, tiene il pallone a terra con entrambe le mani. Monterisi, forse per complimentarsi con il compagno di squadra, si accovaccia a sua volta ma, dopo aver accarezzato la spalla dell'estremo difensore, poggia nettamente la mano sulla sfera. L'errore di Ayroldi è evidente: il pallone è in gioco, e il tocco del difensore di Trani irregolare e da sanzionare.
L'altro episodio di cui si è discusso in sala stampa, riguarda la rete decisiva per il punteggio finale. Siamo al 13' del primo tempo e Martino, di testa, insacca nella sua stessa rete, portando il Frosinone in vantaggio. L'analisi, in questo caso, richiede più attenzione della precedente. Partiamo con il ricostruire l'azione: Begic apre sulla destra per Canotto, che opta per un cross basso in mezzo a cercare Ambrosino. Il numero 10 del Frosinone non riesce a calciare e viene chiuso da Martino. Ricciardi, poi, prova a spazzare, ma viene anticipato da Marchizza che colpisce in qualche modo verso il secondo palo. Martino, rialzandosi, tocca di testa e devia in rete.
Il primo aspetto da valutare è la posizione di Ambrosino sul cross di Canotto, regolare in quanto più indietro rispetto alla linea del pallone. Ugualmente, sul tiro di Marchizza, la posizione del giovane attaccante è buona perchè, ancora a terra, non interferisce nell'azione e nemmeno nei movimenti dell'avversario. E se il contatto tra Ambrosino e Martino sembra regolare, più dubbi possono sorgere rivedendo quello tra Marchizza e Ricciardi. Il capitano del Frosinone entra in maniera scomposta nel tentativo, riuscito, di giocare il pallone. Dalla camera laterale, si evince che prima di colpire l'avversario, il piede sinistro del numero 3 giallazzurro colpisce pienamente la sfera, senza toccare la gamba del giocatore rossoblù, con cui entrerà in contatto solo in un secondo momento. Intervento scomposto e rischioso, ma ci sentiamo di dire che, pur al limite, non c'è un chiaro ed evidente errore di giudizio, tale da indurre il VAR a richiamare Ayroldi al monitor. Completato il check, si riprende a giocare con la decisione presa dal campo.
La revisione, in totale, è durata circa 3 minuti. Temi lunghi per valutare ognuno degli elementi appena descritti. Var che è intervenuto anche al 26' del primo tempo: siamo nell'area del Frosinone, il Cosenza usufruisce di una rimessa laterale e Monterisi va a contrasto con l'altro numero 30, Mazzocchi, riuscendo a deviare il pallone in corner. I due giocatori si spiegano: il colpo c'è stato, inevitabile ma assolutamente fortuito. I due assistenti al monitor, impiegano giusto una manciata di secondi prima di far riprendere l'azione senza ulteriori provvedimenti
Nove le ammonizioni totali, di cui solo tre nel primo tempo, ma prestazione nel complesso deludente dell'arbitro di Molfetta, su cui pesano il mancato rigore al Cosenza e i tanti dubbi sul gol del Frosinone.
Nel complesso, considerando anche la portata delle disattenzioni commesse, il giudizio è gravemente insufficiente.
VOTO AD AYROLDI: 4,5