FIGC dispone un minuto di silenzio per la morte di Barone. Gravina: "Perdo un amico"

20.03.2024 23:00 di  Stefano Martini  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttomercatoweb
FIGC dispone un minuto di silenzio per la morte di Barone. Gravina: "Perdo un amico"
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© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Anche la Federazione Italiana Giuoco Calcio si unisce al lutto per la scomparsa di Joe Barone, direttore generale della Fiorentina. Ecco la nota della FIGC:

La FIGC e il presidente federale Gabriele Gravina si uniscono al cordoglio dei familiari e dell’ACF Fiorentina per la scomparsa di Joe Barone. Il direttore generale del club viola è morto oggi all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato domenica in seguito al malore accusato a poche ore dall’inizio del match di campionato con l’Atalanta, rinviato a data da destinarsi.

Barone, che domani avrebbe compiuto 58 anni, aveva affiancato in questi anni il presidente della Fiorentina Rocco Commisso nella gestione della società, mostrando grande attenzione anche all'attività della squadra femminile viola. Lo scorso febbraio aveva accolto al ‘Viola Park’ le calciatrici della Nazionale Femminile in occasione dell’amichevole con l’Irlanda, disputata presso il nuovo quartier generale del club.

In sua memoria è stato disposto un minuto di raccoglimento, che sarà osservato prima dell’inizio delle gare delle competizioni organizzate dalle Leghe professionistiche e dalla Divisione Serie A Femminile Professionistica, in programma dalla giornata odierna e fino alla prossima rispettiva giornata di campionato.

“Perdo un amico – ha dichiarato il presidente Gravina apprendendo la notizia sul volo che sta portando la Nazionale negli Stati Uniti – e il calcio italiano perde un dirigente competente e appassionato, un uomo schietto e onesto che si è fatto apprezzare anche e soprattutto per i suoi valori morali. Il suo lascito più bello è la realizzazione dello splendido ‘Viola Park’, che ha seguito in prima persona nei minimi dettagli, un centro sportivo all’avanguardia che rappresenta un vanto per la Fiorentina e per tutto il nostro calcio dove, qualche settimana fa, si è disputata per la prima volta la partita di una nazionale. Non scorderò mai la sua sincera commozione quando gli abbiamo consegnato una maglia dell’Italia, il Paese che amava profondamente”.